Taglio del nastro per la velostazione “Ciclopod Monteprandone”. Da ieri 22 dicembre, l’area parcheggio della Stazione Ferroviaria di Centobuchi, è dotata di una stazione per le biciclette. All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco Sergio Loggi, il vicesindaco Daniela Morelli, l’assessore Christian Ficcadenti, i consiglieri Massimiliano Coccia e Sergio Calvaresi, l’assessore regionale Andrea Antonini, il Comandante della locale stazione dei Carabinieri Gabriele Luciani, il Comandante della Polizia Locale Eugenio Vendrame e Don Armando Moriconi parroco dell’Unità Pastorale Regina Pacis e Sacro Cuore che all’inizio della cerimonia ha impartito la benedizione sui presenti. La velostazione a disposizione di tutti in modo gratuito, sicuro e funzionale, ha rastrelliere per parcheggiare fino a 26 biciclette, 10 in area chiusa e 16 in area aperta, entrambe coperte da una pensilina ed è dotata di una stazione per manutenzione e riparazione biciclette, fornita di vari attrezzi: cacciavite, set di chiavi, leve per pneumatici, pompa per tutti i tipi di valvole. “L’intervento ha l’obiettivo di favorire la mobilità dolce mettendo a disposizione di cittadini e non un servizio nuovo e gratuito in uno spazio videosorvegliato e protetto – ha spiegato il sindaco Sergio Loggi – una scelta strategica in un luogo frequentato da migliaia di utenti pendolari di treno, in particolar modo studenti, che possono muoversi da casa alla stazione in bici e spostarsi poi in treno per raggiungere il posto di lavoro o la scuola. Ringrazio la Regione Marche per aver messo a disposizione fondi per questo intervento e gli uffici comunali che, oltre ad intercettare tali risorse, in meno di due mesi hanno dato un volto nuovo a un’area urbana che oggi, oltre alla pensilina, ha anche nuovi stalli per scooter, auto e posteggi per disabili. Ci auguriamo che con il completamento della Ciclovia del Tronto che collega Monteprandone al mare e al Capoluogo, la riqualificazione delle piste ciclopedonali esistenti come quella già effettuata in viale De Gasperi e la creazione di nuovi percorsi ciclopedonali urbani – conclude Loggi – riusciremo ad incrementare l’uso della bicicletta e a sensibilizzare i cittadini ad un uso consapevole dei mezzi di trasporto non inquinanti”. “Da Assessore di riferimento del territorio sono orgoglioso che il primo progetto di una ciclostazione si realizzi nella Provincia di Ascoli Piceno – ha dichiarato l’assessore regionale Andrea Antonini – la Regione Marche ha una visione politica della mobilità dolce che cerca di sviluppare attraverso bandi e risorse economiche. Crediamo fondamentale vivere le Marche in bicicletta, mezzo sostenibile per eccellenza che, insieme ad un altro mezzo di trasporto sostenibile come il treno, unisce i punti più lontani del territorio regionale, permettendo a tutti di conoscere i nostri borghi. Credo che qui a Monteprandone, con una popolazione giovane, questa nuova struttura possa essere molto utile agli studenti che si spostano per andare a scuola a San Benedetto e ad Ascoli”.
“Con quest’opera vogliamo favorire lo sviluppo dell’intermodalità treno-bicicletta – ha commentato il consigliere con delega alla mobilità sostenibile Massimiliano Coccia – l’inaugurazione di oggi è un tassello importante per incentivare l’utilizzo della bicicletta come mezzo più sostenibile rispetto all’auto privata per raggiungere la stazione. Il fatto che sia sorvegliata, protetta e gratuita è importante per favorire lo sviluppo sul territorio cittadino, sempre più congestionato dal traffico, di una mobilità dolce. Un servizio in più per i pendolari che ora potranno lasciare le loro biciclette in un luogo sicuro, scongiurando anche un fenomeno di degrado come il parcheggio selvaggio delle biciclette”.
Ricordiamo che l’opera ha un importo complessivo pari a 77.000 euro ed è stata co-finanziata con 53.900 euro dalla Regione Marche che ha messo a disposizione risorse a favore dei Comuni per la progettazione e realizzazione di interventi finalizzati a sviluppare la mobilità sostenibile intermodale e la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina attraverso l’attrezzaggio delle aree di sosta.