“Ben svegliati al PD regionale e a tutti quelli che solo ora aprono gli occhi sulla crisi di sicurezza e legalità che provocano un progressivo degrado di Lido Tre Archi che la Lega Fermo denuncia da sempre. E buonanotte alla giunta Calcinaro che continua pervicacemente a tenere gli occhi chiusi. La Lega su Tre Archi non ci ha dormito proponendo azioni e progetti concreti, tutti caduti nel vuoto della sedicente giunta civica attuale e di quel PD, con cui Calcinaro è stato vicesindaco, che ora ha la faccia di chiedere alla Regione di sollecitare il “suo” ministro Lamorgese. Dov’erano questi signori quando la Lega Fermo denunciava l’immigrazione incontrollata e la criminalità che hanno affossato un quartiere nato per essere perla di residenzialità e turismo? Hanno messo la testa sotto la sabbia e incoraggiato l’immigrazione incontrollata. “Sono orgoglioso dello spirito di accoglienza del territorio dichiarava lo stesso Calcinaro – Non sono presenti segni di insofferenza e c’è una bellissima integrazione”.
È questa la dura replica del capogruppo della Lega Fermo in consiglio comunale Lorenzo Giacobbi e dei colleghi consiglieri Gianluca Tulli e Luciano Romanella sulla vicenda di Lido Tre Archi sottolineando come, oltre ad aver richiesto più volte un presidio fisso di forze dell’ordine a supporto di tutta la costa, in previsione dell’approvazione della nuova Legge Regionale sulle case popolari di cui è primo firmatario il consigliere regionale leghista Andrea Maria Antonini, avesse individuato nell’edilizia popolare uno strumento per la riqualificazione di Lido Tre Archi.
“Nel consiglio comunale del 19 febbraio, la Lega Fermo presentò una mozione per avviare un tavolo di confronto con l’E.R.A.P. per valutare un piano di investimento relativo all’acquisto di appartamenti da parte di Comune di Fermo/E.R.A.P. a Lido Tre Archi che consentirebbe risparmio di soldi pubblici, maggiore disponibilità di alloggi popolari e recupero di nuclei abitativi portando nuova linfa vitale al quartiere – ricordano Giacobbi, Tulli e Romanella – È significativo che la giunta Calcinaro non ne consentì la discussione giustificandosi con l’ora tarda e che si appellò successivamente a cavilli per il rinvio concludendo nel frattempo l’operazione case popolari con il social housing nell’immobile di Via Graziani. E perché Calcinaro e i suoi si fregiano come di una medaglia della variante urbanistica che prevede un ampliamento della destinazione d’uso degli immobili di Via Nenni a Lido Tre Archi, ma non riconosce che la proposta della Lega Fermo ne sarebbe un tassello essenziale visto che punta a garantire una maggiore residenzialità durante tutto l’arco dell’anno, facilitando così lo sviluppo delle attività commerciali? Solidarietà e rispetto per i cittadini di Lido Tre Archi che non ne possono più delle occasionali passerelle di sceriffi della giunta, delle mail da inviare a fantomatici commissari per la sicurezza e delle lettere di intenti – concludono i consiglieri della Lega – Si recepisca fin d’ora la nostra proposta e ci si impegni in maniera sinergica per dare finalmente una propulsione decisa alla ripartenza di Lido Tre Archi”.