L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha approvato il progetto della chiesa di San Francesco a Torre San Patrizio per un importo di 304.260 euro. Il complesso, costituito dalla chiesa e dagli edifici conventuali adiacenti, risale al XVIII secolo e fu realizzato dalla comunità dei frati francescani all’interno del centro storico. Il progetto appena approvato riguarda ovviamente solo la chiesa (il convento accanto è oggetto di un’altra pratica in fase di istruttoria) e punta a riparare i danni prodotti dal sisma
del 2016, che hanno reso inagibile l’edificio.
«Abbiamo un patrimonio di edifici di culto notevole e rilevante anche dal punto di vista storico, il nostro dovere è quello di renderlo nuovamente fruibile e tutelarlo per il futuro – spiega il commissario sisma 2016 Guido Castelli -. Sempre relativamente alla provincia di Fermo, ricordo poi che domenica 6 aprile riaprirà la chiesa di Santa Maria della Meta ad Amandola. Ringrazio il lavoro puntuale dell’Arcidiocesi, dell’Usr, dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Luca Leoni e della Regione Marche». Tra gli interventi in programma sulla chiesa di San Francesco, va annotato il recupero del tessuto murario, il consolidamento delle falde di copertura ed il recupero e rinforzo della volta in cannicciato. Fra gli archivi storici della Curia fermana, emerge una delibera dell’anno 1544, eseguita nel 1571 anno in cui fu costruito il convento per venerato crocifisso ligneo; attualmente il crocifisso è esposto dietro l’altare della chiesa. In passato, su richiesta dei contadini locali, allo scopo di propiziare la pioggia, il crocifisso veniva portato nella chiesa parrocchiale di San Salvatore e venerato dalla gente del paese.