1500 aziende espositrici di cui ben 827 italiane e 220 marchigiane, 150 le imprese provenienti dal territorio fermano, 70 dal distretto maceratese, questi i numeri della scorsa edizione di The Micam, numeri importanti per un settore che, nonostante le difficoltà dell’attuale congiuntura economica, rappresenta, con i suoi 77mila addetti diretti, una realtà consolidata del comparto manifatturiero.
La riconferma delle sanzioni alla Russia, il basso prezzo del greggio, il limitato potere d’acquisto del rublo, un rublo comunque in leggero rialzo rispetto ai primi mesi dell’anno, non sono certo input incoraggianti.
E non sono incoraggianti, nonostante un timido recupero dell’export in termini di valore, i volumi produttivi del comparto calzaturiero nei primi mesi del 2016. Eppure, afferma la presidente di Assocalzaturifici Annarita Pilotti, lanciando un appello al mondo politico e istituzionale, la fiera internazionale della calzatura di Milano rappresenta per i nostri imprenditori un’opportunità da non lasciarsi sfuggire.
44.668 visitatori, di cui 26.543 provenienti dall’estero, questo il bilancio conclusivo dell’appuntamento di settembre 2016 di The Micam che ha fatto rilevare una crescita dell’8,4 per cento per cento rispetto alle edizioni precedenti.
E se gli acquirenti russi, tranne alcune rare eccezioni, continuano a latitare, ottima è invece la risposta dei mercati europei, con la presenza tedesca in aumento di ben 27 punti percentuali. Buona anche la partecipazione dei buyer asiatici con un +30% fatto registrare dai visitatori cinesi.
Soddisfatto il presidente della Camera di Commercio di Fermo e di Unioncamere Marche Graziano Di Battista, che ha rilevato giudizi incoraggianti dai nostri imprenditori.
In questo speciale sono contenuti i seguenti servizi:
1. The Micam: dalla sfida digitale alla forza del territorio
2. Alla scoperta dell’area Hospitality
3. #Marcheshoedistrict: Micam 2.0
4. La parola agli imprenditori
5. The Micam: il bilancio finale del presidente Di Battista
di Laura Meda
