La giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore
all’Agricoltura Mirco Carloni, ha stanziato 340 mila euro per potenziare
il Servizio fitosanitario nel monitoraggio finalizzato all’eradicazione
del tarlo asiatico del fusto. La prima segnalazione della presenza del
tarlo asiatico nelle Marche risale al 2013 su una pianta di acero nel
Comune di Grottazzolina (FM). L’insetto si è poi diffuso sul territorio
e attualmente il Servizio Fitosanitario regionale ha delimitato ben 6
focolai in numerosi Comuni delle province di Fermo, Ancona e Macerata
per una superficie complessiva di 7.605 ettari.
“Il tarlo asiatico – spiega Carloni – è un vero e proprio killer delle
piante che causa danni ingenti sia all’agricoltura che al paesaggio. La
gestione delle misure di eradicazione richiede una continua attività di
monitoraggio dell’organismo nocivo per verificarne la presenza in modo
da aggiornare i focolai e disporre, con specifici atti ingiuntivi la
rapida esecuzione degli interventi necessari di taglio e macinazione del
fusto. Per questo motivo è indispensabile assicurare un’indagine
rafforzata e capillare sul territorio con il più alto numero possibile
di ispezioni delle piante interessate”.
L’Assam ha anche realizzato un sito specifico nel quale sono riportate
informazioni dettagliate sull’argomento, inclusa una cartografia con la
posizione georeferenziata delle piante infestate.