E’ andata in archivio, con successo, la settima edizione della Rassegna “Scienza & Tecnologia al Montani di Fermo – la scuola incontra università e aziende”.
Il doppio appuntamento si è svolto sabato scorso all’Auditorium ex Chiesa S. Filippo Neri su temi di grande attualità, che cambieranno il nostro futuro: il Grafene e le nuove soluzioni per la connettività, a partire dal 5G.
Il prof. Luca Pierantoni, docente di Campi elettromagnetici all’Università Politecnica delle Marche, ha illustrato in modo chiaro e accessibile le proprietà del grafene, le applicazioni e le potenzialità. Molto interessati studenti e docenti degli indirizzi Chimica e Meccanica.
Il grafene è un materiale bidimensionale nano-strutturato costituito da uno strato di atomi di carbonio disposti in un reticolo esagonale. Ha la resistenza teorica del diamante e la flessibilità della plastica. I ricercatori Andre Geim e Konstantin Novoselov dell’Università di Manchester, premi Nobel per la Fisica 2010, hanno dimostrato che il carbonio, in questa forma piatta, possiede proprietà eccezionali che hanno origine nel mondo della fisica quantistica. Il grafene sta invadendo tutti i campi della tecnologia, dall’elettronica all’aeronautica, dalla medicina all’esplorazione spaziale.
Il prof. Ennio Gambi, docente di Telecomunicazioni all’Università Politecnica delle Marche, ha presentato in modo chiaro e accessibile le recenti soluzioni per la connettività, dal 5 G alle costellazioni di satelliti LEO (Low Earth Orbit), con accenno al 6G e 7G. Studenti e docenti degli indirizzi Telecomunicazioni, Elettronica ed Elettrotecnica hanno apprezzato molto la relazione.
Servizi in realtà virtuale, e aumentata, smart cities, auto a guida autonoma e accesso a internet “ovunque” hanno stimolato nuove soluzioni tecnologiche. Con questo seminario il prof. Gambi ha offerto una panoramica sulle recenti tecnologie di comunicazione wireless, dalle reti radiomobili di ultima generazione ai sistemi basati sulle costellazioni di satelliti a bassa quota.
Entrambi i docenti fanno parte di gruppi di ricerca internazionali, a dimostrazione di come l’Università Politecnica delle Marche sia all’avanguardia sugli argomenti trattati.
Soddisfatti la Dirigente scolastica dott.ssa Stefania Scatasta e il vice Preside prof. Daniele Trasatti, che hanno riscontrato notevole interesse da parte degli studenti e dei docenti del Montani, che hanno avuto l’opportunità di incontrare studiosi di grande rilievo scientifico.
La Rassegna, ideata e organizzata sin dal 2013 dal prof. Elvezio Serena, già docente di Fisica, si è potuta realizzare grazie alla preziosa collaborazione del prof. Franco Chiaraluce, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Responsabile dell’Udr-CNIT presso l’Università Politecnica delle Marche.
L’iniziativa si è avvalsa della collaborazione dell’Associazione ex allievi del Montani guidata dal dott. Carlo Labbrozzi e del Prof. Marco Rotunno, che al termine ha guidato i docenti universitari al M.I.T.I. (Museo dell’Innovazione e della Tecnica Industriale), di cui è Direttore.
Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Comune e della provincia di Fermo, dell’Università Politecnica delle Marche (UNIVPM), dell’Ente Universitario del Fermano (EUF), della Società Italiana di Fisica (SIF), dell’Associazione per l’Insegnamento della Fisica (AIF), del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), dell’Ordine Ingegneri della Provincia di Fermo e dell’Ordine Periti industriali e laureati delle province di Ascoli Piceno e di Fermo.