La domanda di ogni tipo di prodotto, anche di sostanze stupefacenti, genera l’offerta ma se quest’ultima può, come anche recentemente rilevato, comportare per gli acquirenti il rischio di essere scoperti dalle Forze di polizia con la merce illegale già pagata e quindi di perdere sia la dose di droga che i soldi spesi, è indispensabile modificare le modalità di approvvigionamento, avvicinando il fornitore al consumatore.
Fino a poco tempo fa il sicuro punto di riferimento per l’acquisto delle sostanze stupefacenti in provincia era unico, ma ormai le attività di contrasto allo spaccio condotte quasi quotidianamente dalle Forze di polizia in quel quartiere hanno reso necessario una maggiore distribuzione sul territorio fermano dei punti di prelievo; perché se la domanda genera l’offerta, per quanto riguarda la droga è vero anche il contrario ovvero che l’offerta e la celere e sicura disponibilità aumentano la domanda di una merce che crea dipendenza fisica e psichica.
Per gli organizzatori dello spaccio reperire piccoli pusher non è difficile tra persone con difficoltà economiche, alla ricerca di facili guadagni o tossicodipendenti ripagati in natura che non confesseranno mai la fonte di approvvigionamento per non perdere la propria quota.
La parcellizzazione territoriale dello spaccio in altre località della costa è ormai cronaca frequente con particolari evidenze a Porto Sant’Elpidio, comune nel quale è sempre maggiore l’attenzione al fenomeno da parte delle Forze di polizia, ma anche nelle altre aree del litorale.
Anche la città di Fermo non fa eccezione a questo mutamento.
È di ieri sera l’identificazione, da parte della Volante della Questura, di un fornitore di piccole dosi residente nei pressi del centro storico.
È la cronaca di un controllo, del rinvenimento di sostanze stupefacenti pronte per lo smercio e dei proventi dello spaccio, del sequestro di droga e soldi.
Nella tarda sera di ieri, poco prima di mezzanotte, i poliziotti della Volante hanno notato un gruppo di tre giovani che confabulavano in un luogo defilato nei pressi del centro cittadino. Dopo pochi istanti i componenti del gruppetto si sono accorti della presenza dell’autovettura della Polizia di Stato e si sono allontanati a passo spedito, uno in una direzione mentre due da un’altra parte.
L’equipaggio della Volante si è messo all’inseguimento del singolo raggiungendolo e fermandolo poco distante mentre ha diramato le ricerche degli altri due fuggitivi ad altro personale della Questura in servizio nella zona che è riuscito ad intercettarli.
Il primo giovane fermato è stato sottoposto a controllo e nel portafogli è stata trovata una quantità di poco inferiore a 5 grammi netti di sostanza stupefacente che la Polizia Scientifica ha individuato essere hashish oltre alla somma di circa 300 euro in banconote di piccolo taglio quasi certamente provento dello spaccio in quanto il proprietario, che non svolge alcuna attività lavorativa, non è stato in grado di giustificarne il possesso.
Dalla biancheria intima indossata, dove l’aveva occultata, il giovane ha estratto un’altra confezione di droga del peso netto di 6 grammi risultata essere marijuana.
Addosso agli altri due coetanei, presumibilmente gli acquirenti, non sono stati trovate dosi di droga.
Il primo ragazzo, dopo essere stato accompagnato in Questura e fotosegnalato è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per la detenzione ai fini di spaccio delle sostanze illegali, che sono state sequestrate insieme alle banconote rinvenute.