Cultura di genere
Sono donna, mamma di due bambini, professionista, assessora e ora anche consigliera.
Tutto questo non sarebbe stato possibile, se le pari opportunità e la difesa della cultura di genere non fossero la mia missione di vita.
La prima forma di parità, per una donna, parte proprio dal suo diritto al lavoro, che può essere esercitato solo se i servizi sono di reale supporto alla famiglia: asili nido, centri e strutture per minori, disabili e anziani. La tutela dovrà passare anche per quelle situazioni di difficoltà in cui una donna può trovarsi, dalla discriminazione sul luogo di lavoro alla violenza di genere.
Un impegno che ha radici proprio nell’educazione alla cultura di genere e si completa con lo sviluppo di progetti per la rinascita personale e collettiva; un esempio su tutti: al Comune di Fabriano abbiamo ricevuto la Carta dei Diritti della Bambina, frutto di un lavoro di sensibilizzazione su tutto il territorio, e sviluppato un progetto di co-housing destinato proprio alle donne vittime di violenza.
Mi occupo da due decenni di servizi sociali e di tutela delle famiglie, ho una collaborazione continua e proficua con la Commissione Pari Opportunità delle Marche e ho ben chiare le problematiche di questa regione.
Per affrontarle e risolverle ho la fortuna di poter prendere come guida i numerosi progetti realizzati negli anni per la comunità fabrianese, e replicarli su scala regionale. Il vantaggio sarà quello di poter contare su una rete già consolidata, capace di arrivare più velocemente all’obiettivo.
Il Consiglio regionale
Essere parte del Consiglio Regionale è un compito che intendo portare avanti con lo stesso spirito che ha guidato i 3 anni di Assessorato al Comune di Fabriano, caratterizzati da partecipazione attiva e costante e risultati concreti.
Sono abituata al confronto costruttivo e a gestire le situazioni senza polemiche, avendo sempre come obiettivo il bene comune, un valore che merita di essere difeso con un’opposizione tenace e intransigente. Proposte, controproposte, ricerche e progetti saranno gli strumenti con cui affronterò ogni punto del programma della Giunta entrante, mantenendo fermi principi come la tutela delle minoranze, la lotta alla disequità sociale e la priorità dei servizi sanitari.
L’Assessorato ai Servizi alla Persona
Vista la espressa volontà degli elettori della Provincia di Ancona affinché io offra il mio contributo al territorio dall’assise regionale, rimetto nelle mani del Sindaco Santarelli l’Assessorato ai servizi alla persona del Comune di Fabriano.
Lo faccio con una nota di sincera tristezza, ma intendo continuare a dare il mio supporto a chi mi sostituirà, completando quanto iniziato e sviluppando i progetti ancora in nuce, seppur in veste non ufficiale.
Cosa lascio?
Importanti investimenti per la disabilità, per l’assistenza alle famiglie e alle scuole, un progetto (Rise Up) per contenere le difficoltà abitative e a sostegno delle donne vittime di violenza, progetti per lo sport dedicati ai minori, supporto ai centri per anziani.
Lascio diversi altri investimenti per la Comunità solidale, come solidariaMente, Olympia, affidamento all’ASP (Azienda Servizi alla Persona) e potenziamento dell’Ambito territoriale con 9 assistenti sociali e fondi per le difficoltà economiche e la povertà assoluta.
Ho lavorato con impegno per ottenere un servizio sociale autonomo e in ottima salute, che può contare su una rete socio sanitaria ben integrata e che collabora con scuole e associazioni. Come il Centro per famiglie, che sta dando ottime opportunità di ripartenza ai cittadini più giovani, il Fabriano Social Club, che rimarrà uno spazio aperto alla socialità dei cittadini e il Tavolo della Ripartenza, che continuerà ad alimentare il confronto sul tema del lavoro.
Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno collaborato al raggiungimento di questi risultati: il coordinatore dell’Ambito Territoriale 10 Lamberto Pellegrini e le operatrici degli uffici, sua Eccellenza Francesco Massara e la Caritas, la Quadrifoglio e tutte le altre associazioni di volontariato e di categoria, con cui voglio continuare a confrontarmi come Consigliera Regionale.
Lavoro e ambito socio-sanitario sono sempre state le mie priorità e continueranno ad esserlo, seppur in una nuova veste. La mia presenza in Consiglio Regionale, se supportata dalla collaborazione di tutti, sarà utile per rappresentare un territorio che ben conosco e che ha molto bisogno di far sentire la sua voce in Regione.
Simona Lupini
Psicoterapeuta, dirigente psicologa Asur e consigliera dell’Ordine degli psicologi delle Marche.
Assessora ai servizi alla persona, istruzione e pari opportunità del Comune di Fabriano, dal 2017 al 2020, quando ha lasciato l’incarico per ricoprire quello di consigliera regionale per le Marche.