di Paola Pieroni
Oltre 250 le persone arrivate al convegno sulla sanità del Fermano, tra progressi, criticità e prospettive, promosso e voluto dal partito di Fratelli d’Italia. Presso il nuovo auditorium ITS Smart Academy nel centro storico di Fermo non solo dirigenti del partito a livello regionale (Andrea Putzu, consigliere regionale e Presidente Svil. Economico Regione Marche, Nicola Baiocco, Presidente Commissione Sanità Marche), provinciale (Andrea Balestrieri, coordinatore provinciale Fdi Fermo), e a livello comunale (Luigi Rocchi, consigliere di Fermo e Rossano Romagnoli, coordinatore Fdi Fermo), ma anche l’europarlamentare Carlo Ciccioli, fino al senatore Franco Zaffini, presidente X Commissione Sanità e Affari Sociali; insieme ai numerosi addetti ai lavori, come Pietro Principi, direttore medico otorino dell’ospedale Murri, anche infermieri, farmacisti, come il moderatore dell’evento Gianluca Tulli, e tecnici del settore, sabato si sono dati tutti appuntamento numerosi.
“La regione più performante nelle liste di attesa, da quando il governo Meloni ha investito ulteriori fondi nella sanità- sottolinea Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, intervenuto via web al convegno.
“Modello virtuoso della sanità marchigiana ripresa come riferimento dalle altre regioni italiano”, fa eco la senatrice Elena Leonardi, membro della X Commissione Sanità e Affari Sociali.
“Vogliamo una Sanità che ritorni al centro, dopo anni che hanno visto l’eliminazione di ospedali e posti letto, puntualizza l’on. Lucia Albano, che elogia i traguardi raggiunti del governo Acquaroli, tra le prime cinque regioni italiane per livelli essenziali di assistenza (Lea), e come regione Benchmarck, anche il prossimo anno riceverà la quota premiale.
Più critica Annamaria Calcagni, presidente dell’Ordine dei Medici, nonostante molte sue idee sono state prese come spunti dal Governatore:
“Non vogliamo che il diritto sancito nella Costituzione si sostituisca in un privilegio” e poi sintetizza i punti nevralgici del sistema sanitario che in tutta italia riscontra problemi: “Il crescente numero delle cause legali in alcune specialità ha fatto venir meno l’attrattività di alcuni reparti; il numero ridotto di medici di medicina generale sui territori, sui quali si sta lavorando, a fronte di una popolazione che è tra le più longeve in Italia. Il tema della mobilità, la carenza del personale in arrivo, e la fuga dei cervelli, ne fanno da padrone, insieme all’eccessivo carico burocratico dei medici di base, dove il 50 % cento del tempo è speso per la gestione delle pratiche. E poi le aggressioni al personale sanitario e il crescente clima lavorativo conflittuale. Li elenca tutti la presidente dell’ Ordine dei Medici.
Il sindaco di Fermo senza polemica alcuna, e con un discorso franco e non politicizzato, pur elogiando l’enorme lavoro fatto sul versante delle infrastrutture, come sulla sanità, apre all’ idea di un tavolo di concertazione sul futuro del Murri, in cui si auspica che sia proprio la regione Marche tra i maggiori player” .
Acquaroli ha raccontato il lavoro svolto fino ad oggi, che parte da uno studio di fattibilità per una programmazione reale e più vicina ai cittadini. Dal passaggio da un’unica azienda sanitario Asur alle cinque Ast, all’aumento crescente della domanda in sanità dopo la pandemica del 30% , al lavoro sui territori con gli ospedali di Comunità, dove la sola Sant’Elpidio a Mare ha assorbito il 40% dei pazienti, che altrimenti sarebbero andati ad ingolfare ulteriormente il pronto soccorso di Fermo. “Ci accusano di privilegiare la sanità privata – Acquaroli dà una stoccata al neo candidato Pd per le regionali Matteo Ricci appena lanciato nella città di Osimo – “eppure noi non abbiamo mai dato un posto letto alla strutture private, ma siamo costretti a reperire i medici a gettone, per incapacità programmatica che c’è stata prima e da loro! Allora la colpa è nostra, o di chi non ha fatto vera e reale programmazione e alzato gli stipendi?”
E poi un plauso alle 40 farmacie di servizi che nel Fermano hanno aderito con le nuove prestazioni essenziali per la comunità, diventate operative dal giugno del 2023, dove l’holter cardiaco è tra i più richiesti e ha fortemente contribuito alla diminuzione delle liste di attesa. L’auspico del presidente Ferfarma Marche, Marco Meconi, è di vedere presto le farmacie dei servizi trasformarsi in farmacie di comunità.
La rotta è tracciata ed è chiara: “Andiamo avanti con la stessa determinazione. Non accettiamo attacchi da chi i problemi li ha creati”, conclude il governatore Acquaroli.