“In questa giornata vogliamo ricordare tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato la propria vita per un ideale di Patria e le famiglie che hanno sofferto per la loro perdita. E’ questa una grande occasione per riflettere sul senso della guerra, quella ingiusta, sempre dolorosa, sempre crudele, sempre disumana, sempre sbagliata, sempre evitabile. Questo ci deve aiutare a coltivare la pace, il rispetto per gli altri, la democrazia e a mettere in pratica questi valori nella vita di tutti i giorni”.
Con queste parole il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, è intervenuta alle celebrazioni della Festa dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, quest’anno coincise anche con il centenario del Milite Ignoto 1921/2021 cui l’Amministrazione comunale, con voto unanime dell’Assise cittadina del gennaio scorso, ha voluto dedicare una targa ricordo posta sulla scalinata del Monumento ai Caduti in Guerra.
“Cento anni fa – ha sottolineato ancora la Piermattei – per volontà unanime dello Stato italiano, arrivarono nella cattedrale di Aquileia undici bare bianche di altrettanti soldati senza nome morti negli scontri più cruenti della guerra 1915-1918. Tra di esse una mamma, di nome Maria, scelse quella dove lei aveva immaginato riposasse suo figlio. La bara di Aquileia attraversò su un treno a ciò dedicato l’Italia fino a Roma tra una folla di italiani che si inchinava reverente e fu tumulata presso l’Altare della Patria dove riposa da cento anni esatti. E’ per questo che abbiamo deciso di ricordare questo anniversario con l’affissione di una targa che ricorda proprio il conferimento al Milite Ignoto della cittadinanza onoraria di San Severino Marche. E’ stata una scelta politica di grande valore – ha ancora spiegato il primo cittadino settempedano durante la cerimonia svoltasi domenica mattina – ma anche un simbolo di appartenenza in un’Italia che è sempre stata migliore di quanto appare per solidarietà, senza di responsabilità e senso di comunità”.
Durante le manifestazioni ha prestato servizio il Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani”. Insieme al Gonfalone della Città erano presenti i componenti il Consiglio comunale dei Ragazzi e i porta insegne, insieme ai rappresentanti, di tante associazioni per ricordare, anche in questo caso simbolicamente, i grandi valori del 4 Novembre.