La deposizione di una corona di alloro e un breve momento di preghiera hanno salutato, nel rispetto delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria da Covid19, la tradizionale cerimonia del 1 Maggio al monumento ai Caduti sul Lavoro di viale Santa Margherita a Cesolo.
Il Comune di San Severino Marche non ha voluto rinunciare, infatti, alla celebrazione ufficiale cui hanno preso parte solo il sindaco, Rosa Piermattei, il gonfalone della Città, scortato dagli agenti della Polizia Locale e portato dal coordinatore dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, la presidente del Comitato di frazione, Sabrina Piantoni.
Con loro, sul piazzale a due passi dalla chiesa della frazione settempedana, alcuni fedeli che poco prima avevano assistito a una funzione religiosa, celebrata da padre Noè Benitez, in tra l’altro sono state ricordate le vittime di una tragedia senza fine.
“La Festa del Lavoro è, e dovrebbe essere, la festa di tutti perché la nostra Costituzione indica nel lavoro un fondamento di civiltà – ha sottolineato, a margine della cerimonia, il primo cittadino settempedano, aggiungendo – Senza lavoro la dignità dell’individuo è mortificata, una società senza lavoro è una società in crisi. Oggi, in questa giornata così speciale che celebra proprio il lavoro, il nostro pensiero è allora rivolto anche e soprattutto a chi un lavoro non ce l’ha, a chi lo ha perduto, a chi lavora con una retribuzione insufficiente a far fronte al sostegno di sé stesso e della propria famiglia. Anche in questo momento – ha poi concluso il sindaco di San Severino Marche – dovremo tornare ad unirci per ritrovare il verso senso della comunità”.