È stata aperta questa mattina, all’ospedale Murri, con la benedizione officiata dal cappellano Andrea Patanè, la sede dei locali che ospiteranno la nuova sala gessi e gli ambulatori della UOC di ortopedia e traumatologia diretta dal dr. Federico Lamponi. Si tratta di uno dei primi rinnovamenti cui l’ospedale sta andando incontro frutto di lavori straordinari per l’ottimizzazione della logistica ospedaliera. La sede utilizzata negli ultimi anni è sempre stata considerata come provvisoria, in attesa di individuare gli spazi più idonei alle esigenze dei pazienti e del personale sanitario. La nuova sede è dotata di un ampio locale adibito a sala gessi, due ambulatori, una sala di attesa per gli ambulatori ed una per la sala gessi, oltre a locali per la logistica, come magazzino del pulito e dello sporco, servizi, accettazione e spogliatoi.
Sala gessi ed ambulatorio del Murri sfiorano le 20.000 prestazioni annue. Tra queste rientrano le prime visite ambulatoriali programmate, divise per patologia nelle varie giornate. Il lunedì è dedicato all’ambulatorio della spalla, il martedì a quello dell’anca, il mercoledì si eseguono visite per il ginocchio e la medicina dello sport, mentre il giovedì è attivo l’ambulatorio mano-piede. Il venerdì è la volta della prevenzione delle patologie artrosiche di ginocchio ed anca (acronimo APPAGA) e cellule staminali. Il servizio effettua inoltre visite di controllo ambulatoriali, medicazioni, consulenze, interventi di piccola chirurgia, confezionamento degli apparecchi gessati e gestione dei ricoveri. “La nuova sede – sottolinea il direttore della Uoc di ortopedia Lamponi – si adatta perfettamente alle esigenze del reparto, che vede quotidianamente arrivare un elevato numero di pazienti, molti dei quali barrellati o in carrozzina. Questo richiede spazi ampi ed adeguati che possano consentire il normale flusso”. “Questa è la seconda novità all’interno dell’ospedale – aggiunde la dottoressa Elisa Draghi, direttrice sanitaria del Murri – dopo i nuovi posti letto al reparto di medicina, locali più ampi ed accoglienti per l’utenza e più consono per gli operatori”.
