L’apertura del nuovo ospedale di Campiglione rappresenta un’occasione per riorganizzare i servizi socio-sanitari del Fermano, attraverso un confronto che coinvolga tutte le amministrazioni locali. In questo processo, il futuro dell’ospedale Murri di Fermo e dell’ex ospedale di Amandola diventa centrale. La riconversione del “Murri” in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) può risponde a una necessità concreta e sempre più urgente: la carenza cronica di posti letto per anziani non autosufficienti e persone affette da patologie neurodegenerative – questa è l’ultima proposta del sindaco di Monte Urano Andrea Leoni che lancia un confronto sulla riconversione delle strutture ospedaliere di Fermo e Amandola- .
“Oggi, le RSA presenti nel Fermano sono al completo, con liste d’attesa che possono arrivare a un anno. – prosegue Andrea Leoni – Questo genera gravi difficoltà per le famiglie, che spesso si trovano a dover gestire situazioni complesse senza un adeguato supporto sanitario. Molte sono costrette a rivolgersi a strutture private, sostenendo spese altissime, oppure ad affrontare il difficile compito di assistere i propri cari in casa, con tutte le difficoltà pratiche ed emotive che ne derivano.
La struttura del Murri, grazie alle sue ampie dimensioni e alla posizione centrale, si presta in modo ideale a ospitare una RSA. Questo non solo contribuirebbe a ridurre le liste d’attesa, ma offrirebbe anche un’alternativa economicamente sostenibile per le famiglie del territorio – chiarisce il sindaco di Monte Urano – . Oltre ai posti letto, la riconversione del Murri potrebbe includere reparti dedicati alla cura delle demenze senili, spazi per la riabilitazione fisica e neurologica e servizi di supporto psicologico e sociale per le famiglie. Un centro di questo tipo permetterebbe di offrire percorsi di cura personalizzati, in grado di garantire dignità e qualità della vita agli ospiti.
La creazione di una RSA di queste dimensioni rappresenterebbe anche un importante beneficio per il nuovo ospedale di Campiglione, che potrebbe concentrarsi maggiormente sulla gestione delle emergenze e delle patologie acute, alleggerendo la pressione sui suoi reparti. La riconversione del Murri non è solo una risposta a un problema contingente, ma una scelta strategica per riorganizzare l’intero sistema sanitario provinciale, garantendo servizi più efficienti e vicini ai cittadini.
Contestualmente, con l’apertura del nuovo ospedale ad Amandola, la vecchia struttura – oggi da ristrutturare – potrebbe essere riconvertita in alloggi di prima emergenza, destinati a persone in difficoltà temporanea. Questo ridurrebbe i costi che oggi gravano sui comuni per la gestione degli allontanamenti forzati. Per realizzare questa visione – conclude il sindaco Leoni – è necessario coinvolgere tutte le amministrazioni del territorio, avviando un dialogo tra istituzioni sanitarie, enti locali e associazioni. Solo un approccio coordinato potrà garantire servizi efficienti e accessibili a tutta la popolazione. La riconversione del Murri e dell’ex ospedale di Amandola rappresenta un’opportunità per rafforzare la sanità territoriale, avvicinando i servizi ai cittadini e rispondendo alle reali esigenze delle famiglie del Fermano”.