L’arcivescovo di Fermo mons. Rocco Pennacchio e il parroco di Santa Maria della Meta in Amandola don Gianluca Mascitti hanno annunciato la conclusione dei lavori di miglioramento sismico ed interventi di restauro necessari a seguito dei danni del sisma nella chiesa di Santa Maria della Meta che ha riaperto al culto da domenica scorsa 6 aprile. La comunità parrocchiale ha atteso ben 9 anni prima di poter rientrare nel luogo che rappresenta il punto di incontro e condivisione della vita religiosa e comunitaria. La chiesa Santa Maria della Meta è una chiesa rurale situata a 4 Km dal Comune di Amandola in località Taccarelli, ai piedi dei Monti Sibillini. La chiesa fu costruita nel 1613, così come riporta l’incisione presente su un mattone posto sopra il portone d’ingresso a sostituzione di una chiesina eretta nel luogo in cui sorgeva una cappella primitiva denominata “Pentura de la Meta”. La struttura, edificata con il classico mattone rosso, mostra una facciata semplice e lineare con un portale sormontato da una finestra rettangolare e un timpano sottolineato da una cornice in mattoni. La struttura interna è costituita da un aula principale rettangolare e due cappelline laterali a cui si accosta sul prospetto ovest il campanile. L’aula è intonacata e la parete dietro l’altare è decorata con la tinteggiatura e le colonne in gesso, il pavimento è in piastrelle gress effetto cotto e gli infissi sono in metallo. L’aula è decorata con cornici in gesso. La copertura a capriate è in legno di castagno, con orditura di travi longitudinali al colmo, travetti e mezzane. A lato dell’aula si trovano due cappelle, realizzate in fase successiva.
La chiesa Santa Maria della Meta è stata dichiarata inagibile con Ordinanza sindacale n. 365 del 05/07/2017. I Lavori di riparazione dei danni causati dal sisma sono iniziati il 15 novembre 2023 e si sono conclusi il 16 dicembre 2024. L’importo lavori stanziato ai sensi dell’Ord. 105 del 17/09/2020 è stato di oltre 224 mila euro.
Il soggetto attuatore è l’Arcidiocesi di Fermo rappresentato da mons. Pietro Orazi e il responsabile unico del procedimento è il geometra Demetrio Catalini. L’ingegnere Carla Trua ha svolto il ruolo di progettista e direttore dei lavori, mentre figura di collegamento tra l’impresa esecutrice dei lavori e la committenza è stata il geometra Giuseppe Alessandrini la cui professionalità ha reso possibile il superamento di tutti i problemi incontrati e tipici degli interventi sulle strutture storiche, e il raggiungimento degli obiettivi preposti con risultati ottimali. I lavori sono stati eseguiti dall’impresa vincitrice della ditta edile Felici di Montalto Marche che si è avvalsa di svariati subappalti: Moschini Marco per la posa delle strutture in legno, Edilizia e restauri di Paola Antonini per il montaggio del ponteggio, Decor Service di Bazaliuc Corneliu Per la posa del controsoffitto, Edil Corporation per la realizzazione degli intonaci, Sicurezza Ponteggi per la posa del ponteggio in copertura.