L’Azienda sanitaria territoriale di Fermo ha effettuato un report sulle prestazioni sanitarie erogate nel corso del 2022, aggiornato alla fine di ottobre. Complessivamente si registra una riduzione dei costi della produzione, nonostante il significativo incremento dei prezzi, in particolare sulle utenze. I ricavi sono in aumento rispetto al budget assegnato e sono stati finanziati per 4 milioni di euro progetti per il potenziamento dei Lea livelli essenziali di assistenza e recupero liste di attesa.
Si rileva un incremento dell’attività per casi e complessità stimabile nell’ordine del 25% ed un aumento della complessità dei casi trattati pari al 5%.
Con particolare riferimento all’attività chirurgica delle Unità operative complesse di ortopedia, chirurgia ed urologia, la complessità degli interventi è incrementata dell’11% ed è aumentata del 22% la mobilità attiva sui ricoveri.
Focalizzando l’attenzione sui dati del Pne (Programma nazionale esiti), si evidenzia un sensibile miglioramento rispetto allo storico. Il livello di aderenza agli standard di qualità è nella media per gravidanze e parti, per attività osteomuscolari ed apparato cardiocircolatorio, elevato per trattamenti del sistema nervoso, chirurgia generale e chirurgia oncologica.
Il confronto tra il 2021 ed il 2022 sui principali indicatori fa registrare un miglioramento dei parametri come segue: riduzione dall’11% al 7,4% della mortalità a 30 giorni per infarto miocardico acuto, un valore al di sotto della media nazionale; flessione dall’8 al 3,4% della mortalità a 30 giorni per ictus ischemico; calo dal 37,5 al 10 % di mortalità a 30 giorni per intervento tumore gastrico; rimane allo 0% la mortalità a 30 giorni per intervento di tumore al colon. Si può osservare quindi che gli indicatori di esito, nell’arco del 2022, sono tutti rientrati nei valori medi nazionali ed anche al di sotto della media, indicando un’attività soddisfacente e in crescita dell’attività sanitaria svolta dal presidio ospedaliero.
L’anno 2022 ha visto inoltre un potenziamento dell’area della specialistica ambulatoriale territoriale, tesa all’obiettivo di migliorare i servizi di prossimità verso l’utenza. L’incremento del monte ore si attesta sul 18,8% rispetto all’annualità precedente. In particolare è stato quadruplicato il numero di ore mensili di attività ambulatoriale cardiologica, passata da 16 a 68 ore. Corposo anche il potenziamento delle prestazioni fisiatriche, con incremento di 46 ore rispetto alle 22 precedenti. I potenziamenti hanno interessato anche, per 8 ore mensili, l’ostetricia, per 9 ore l’oculistica e per 10 ore l’odontoiatria.
L’ospedale Murri sarà interessato da alcune rilevanti novità in questo primo scorcio del 2023. È pienamente operativa dall’inizio dell’anno la nuova cardiotac (modello Revolution CT), mentre la Tac mobile in moduli utilizzata temporaneamente sarà rimossa nella mattinata di martedì 10 gennaio. È in fase di ultimazione e sarà aperto prima della fine del mese nuovo reparto di cardiologia, che è stato potenziato e vedrà la messa in rete di tutti gli elettrocardiografi con l’unità operativa.
Per quanto riguarda il Pronto soccorso, la direzione ha recepito le domande per il conferimento dell’incarico di direttore facente funzione ed assegnerà nei prossimi giorni la direzione. Seguirà nel frattempo la pubblicazione dell’avviso per il nuovo primario, secondo le attuali procedure concorsuali che prevedono l’obbligo di nomina per il primo nome della terna per punteggio e titoli.
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