Voto contrario di Giacobbi, Tulli e Romanella che accusano sindaco e vicesindaco: “L’amministrazione Calcinaro vuol fare il bello e cattivo tempo ignorando regole, opportunità e buon senso”
Polemiche dopo l’approvazione del Regolamento Polizia a Fermo, il gruppo consiliare della Lega accusa l’amministrazione: La maggioranza lo ha approvato con un passaggio diretto in Consiglio Comunale senza che la Commissione avesse modo di approfondirlo e discuterlo. Ci stavamo chiedendo – scrivono Giacobbi, Tulli e Romanella – perché si volesse approvare al volo un regolamento la cui ultima versione risale al 1988 quando il vicesindaco Torresi ha tirato fuori dal cilindro la solita scusa del risparmio di fondi pubblici per giustificare la scelta di non affidare il ruolo di dirigente del settore al comandante In pratica quello di Fermo sarebbe un comandante di minor peso sia nei rapporti con Questura e Prefettura che nelle funzioni giornaliere. Perché? Lo si vuol tutorizzare perché carente di requisiti o bisogna far spazio a qualcuno?”
La Lega cittadina con il capogruppo Giacobbi e i consiglieri Tulli e Romanella evidenzia anche la riduzione da 10 a 6 dei dirigenti: “L’organico dei vigili, non rispetta la legge regionale che prevede almeno 1 addetto per ogni 1.000 abitanti. I fondi a bilancio ci sono stati per i cinque anni del primo mandato Calcinaro e ci sono ancora: perché non li si impiega correttamente? – incalzano ancora Giacobbi, Tulli e Romanella – Solamente 28 delle 37 unità previste sono in servizio, ma anziché completare l’organico Calcinaro e Torresi pensano ai “giochini di ruolo” con il consueto corredo di irritazione quando si fa loro notare che il servizio di polizia territoriale andrebbe potenziato come deterrente di delinquenza e microcriminalità. Sarebbe stato più logico definire prima una nuova pianta organica dei dirigenti visti i recenti avvicendamenti, e poi suddividere gli incarichi, affidando eventualmente al Dirigente/Comandante della Polizia Locale anche altri settori come più volte accaduto in passato e come fanno molti altri capoluoghi di Provincia. – concludono i leghisti – Come al solito invece Calcinaro e Torresi hanno la visione medievale del signorotto di paese che, invece di essere un faro per il territorio, bada solo a quanto avviene tra le sue mura, e pazienza ci va di mezzo il rispetto verso tutti i vigili urbani di Fermo e verso chi crede nel ruolo delle forze dell’ordine come supporto e presidio alla civile convivenza sul territorio.”