Da un gruppo di cittadini elpidiensi elettori del Partito Democratico che si identificano nel nome “PrimaVera Sem” riceviamo in redazione e pubblichiamo la seguente lettera:
“Un atto dovuto. Un manifesto per smuovere le coscienze, per non arrendersi a una scelta mossa soprattutto dalla volontà di perseguire la vittoria. Crediamo nel PD, le cui radici affondano nella storia secolare della sinistra italiana, e non vorremmo mai vederlo abdicare alla sua tradizione di partito che non scende a compromessi e non rinuncia alla sua identità, al di là dell’uso o no del simbolo, di cui siamo certi che comunque tutti i compagni ne sono orgogliosi.
Con tutto il rispetto di chi si candida a guidare una città, non ci convince la retorica di Orsili, che solo pochi giorni fa ritirava la propria disponibilità a guidare il centrodestra, perché percepiva solo voglia di vincere, eppure costruisce una coalizione che vedrebbe al suo interno Terrenzi, Forza Italia e addirittura quel PD che con i consiglieri comunali Fabiano Alessandrini, Roberto Gallucci e Mirco Romanelli meno di un anno fa, ha staccato giustamente e con grande senso di responsabilità la spina a quella stessa nociva coalizione di governo.
Qual è il senso di una tale ammucchiata, se non un modo lapalissiano di perseguire l’illusione di una vittoria? A quale costo? Con quali prospettive? Con quale visione di città? Il manifesto che abbiamo deciso di affiggere è un richiamo alla coerenza, alla dignità e soprattutto al rispetto nei confronti degli elettori. Se ci stupiamo noi della scelta di compagni di partito, quale dovrebbe essere la reazione dei cittadini, se non quella di disertare le urne, disorientati e delusi da questa prospettiva?
Per tutti questi motivi, chiediamo alle anime di centrosinistra un rinnovato impegno per creare un’alternativa democratica, credibile, a questa ennesima accozzaglia elettorale, che dietro il volto di Orsili nasconde dinamiche e nomi ormai noti a tutti.
Chiediamo ufficialmente a Mirco Romanelli, la figura che fin dall’inizio il PD aveva individuato come proprio candidato, la disponibilità a guidare questo progetto politico per la città. Il messaggio è chiaro: i valori non si svendono”.