Il sisma che ha colpito l’Italia centrale negli ultimi mesi provocando ingenti danni anche nelle nostra regione, è stato l’inevitabile protagonista di Riabita, il salone dell’abitare, svoltosi dall’11 al 13 novembre scorsi presso il Fermo Forum di Fermo.
Temi centrali della manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, sono stati il costruire in sicurezza e lo sviluppo sostenibile. Numerosi i convegni, i seminari e i workshop che, grazie alla partecipazione dei massimi esperti del settore, hanno trattato del terremoto, dei problemi contingenti e della ricostruzione futura.
Particolarmente seguito il convegno del sabato pomeriggio organizzato dal collegio dei geometri e dall’ordine degli ingegneri della provincia di Fermo in collaborazione con l’Università di Camerino e l’ordine degli architetti dedicato a prevenzione sismica e ricostruzione.
Presente anche geologo e docente dell’Università di Camerino, Emanuele Tondi che ha illustrato i dettagli dell’attuale frequenza sismica nelle Marche, con un invito finale a passare il prima possibile dalla fase dall’emergenza a quella della prevenzione.
A seguire l’intervento del professor Andrea Dall’Asta che analizza il rischio sismico relativo alle costruzioni più recenti, sottolineando anch’egli l’importanza della prevenzione di un’adeguata preparazione.
Parla invece dei danni subiti dai nostri centri storici, con particolare riferimento alla vulnerabilità sismica delle Chiese e degli edifici storici, il professor Graziano Leoni, che invita, prima di ogni ricostruzione, a procedere ad uno studio attento degli edifici colpiti e delle loro caratteristiche.
L’importanza di ricostruire seguendo le normative di legge è ribadita dal presidente dell’ordine degli ingegneri di Fermo Antonio Zamponi, che invita, se necessario ai fini della prevenzione, a modificare i siti distrutti dal terremoto.
Indicazioni specifiche sulle procedure da seguire ai cittadini danneggiati dal sisma arrivano dal presidente dell’Ordine dei Geometri di Fermo Tiziano Cataldi.
Nella ricostruzione, ricorda poi l’Architetto Daniel Screpanti, dell’ordine di Fermo, è fondamentale tenere in considerazione le trasformazioni antropologiche che hanno subito negli ultimi anni i nostri centri storici.
Di sicurezza e prevenzione ma anche di efficientamento energetico nei processi di rigenerazione urbana parla il professor Giuseppe Losco dell’Università di Camerino, che ricorda inoltre come l’Università, in particolare la scuola di architettura, sia impegnata nella promozione e diffusione di una cultura della prevenzione.
Un appello a non farsi spaventare dai normali fenomeni naturali connessi al sisma arriva dal geologo fermano Sergio Raccichini.
Particolarmente apprezzato l’intervento di chiusura del responsabile di protezione civile della Regione Marche Cesare Spuri che illustra nei dettagli le il nuovo decreto legge sulla ricostruzione post terremoto, buone le previsioni del governo per la ricostruzione, spiega Spuri, ma, ammonisce, attenzione all’eccesso di burocrazia.
Infine l’appello di Spuri alla popolazione affinchè non sottovaluti ciò che è avvenuto negli ultimi mesi e, anzi, si attrezzi per affrontare al meglio gli eventuali terremoti futuri.