“Questo è un luogo meraviglioso e deve tornare a vivere”. Queste le prime parole pronunciate dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, oggi in occasione del sopralluogo alla settecentesca Villa Buonaccorsi, tappa, dopo Ascoli Piceno, della sua visita nelle Marche.
Accompagnato dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli, dall’assessore alla cultura Chiara Biondi, dalla vicepresidente della Commissione Cultura della Camera, l’onorevole Giorgia Latini, Sangiuliano è rimasto affascinato dalla bellezza del luogo, sia dal punto di vista naturalistico, per il panorama che dalla villa si ammira e che abbraccia il mare e le colline marchigiane, che sono la peculiarità di questo territorio, sia per la bellezza architettonica dell’edificio.
“Dobbiamo far tornare questa villa al suo splendore ed alla sua antica magnificenza – ha dichiarato il ministro Sangiuliano – ma occorre avere idee chiare su quale sarà la sua destinazione. Molto spesso in Italia si recuperano beni architettonici e pubblici ma poi non si pensa alla loro destinazione. Serve una progettualità che guardi al futuro. La speranza è che questo luogo possa poi essere multifunzionale, museale, convegnistico e aperto anche alla partecipazione dei privati”.
“Il primo passo da compiere – ha detto il presidente Acquaroli – è la messa in sicurezza dell’edificio perché questo luogo ha bisogno di un intervento urgente, e ringrazio il Ministro Sangiuliano che ha dato piena disponibilità per rilanciare questo luogo straordinario. Secondariamente, occorre accrescere l’attrattività di questo luogo anche su scala interregionale. La Regione – ha continuato Acquaroli – ha accantonato oltre 2 milioni di euro per interventi su Villa Buonaccorsi. Ora che il bene è di proprietà del Ministero, abbiamo a disposizione queste risorse oltre a quelli che potranno arrivare da parte nazionale. Serviranno risorse importanti – ha rimarcato il presidente Acquaroli – ma l’apertura che ha fatto il Ministro questa mattina ci rassicura. La valenza di questo luogo supera di gran lunga il carattere territoriale e può diventare un luogo attrattivo a livello regionale o interregionale”.
“Ci metteremo subito al lavoro – ha affermato Sangiuliano – con il presidente Acquaroli e con l’onorevole Latini, per reperire le risorse finanziarie per il restauro e ristrutturazione e per mettere a punto un progetto per il dopo, affinché possa diventare un luogo di richiamo anche per il turismo”.
“Il problema italiano – ha evidenziato Sangiuliano – è che ci sono luoghi già saturi dal punto di vista turistico, mi riferisco alle principali città d’arte, che vanno comunque sempre coltivati; accanto a questi però, il circuito turistico globale deve aprirsi a nuovi luoghi che sono parimenti importanti e rilevanti dal punto di vista storico. Le Marche hanno tutti i requisiti per accedere al cosiddetto Grand Tour, usando un’espressione di qualche secolo fa, aprendosi anche a una dimensione turistico-internazionale”.