Il comune di Porto Sant’Elpidio parteciperà al bando, emesso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, che finanzia piani di sviluppo in aree dismesse o in disuso. Sarà candidata al finanziamento la riqualificazione di Villa Maroni al quartiere Corva. Sono stati stanziati 210 milioni di euro, l’importo minimo dei progetti ammessi a finanziamento è di 1,5 milioni di euro, fino ad un massimo di 10. Un’opportunità per intercettare risorse tese a rigenerare un immobile che non è mai stato utilizzato, da rimettere a disposizione della collettività. Il Comune prevedrà una compartecipazione economica non inferiore al 10%.
“È una scelta di concretezza – commenta il sindaco Massimiliano Ciarpella – Abbiamo comunicato nei termini previsti la nostra candidatura al bando. Ottenere questo finanziamento ci darebbe le risorse necessarie a riqualificare Villa Maroni. Viste le condizioni fatiscenti dell’immobile ed i costi ingenti per una sistemazione, abbiamo tentato di liberare l’area chiedendo alla Soprintendenza di valutare una revisione del vincolo. Preso atto del parere, che ha confermato l’orientamento alla tutela del bene, un braccio di ferro giudiziario avrebbe paralizzato quel sito per tempi lunghissimi. Vogliamo invece fortemente recuperarlo: dal 1998, quando è stata acquistata dal Comune, malgrado sia stato elaborato un progetto sin dal 2003-04, la villa è stata lasciata all’incuria.
Questo bando statale ci fornisce una grande opportunità e cercheremo di elaborare una proposta di qualità che possa essere ammessa a finanziamento e dare una risposta che la Corva e la città attendono da decenni. Intendiamo aprire un confronto con i residenti e la locale associazione di quartiere, anche per valutare gli interventi e la possibile destinazione della struttura una volta rigenerata”. “Nell’immediato intendiamo procedere ad una pulizia del sito funzionale alla messa in sicurezza, per l’avvio delle operazioni di rilievo che ci consentiranno la stesura della progettazione.
– commenta il consigliere delegato alla qualità della vita in ambito urbano, Giorgio Marcotulli – La base di partenza sarà un progetto del 2004, che andrà chiaramente aggiornato, sia da un punto di vista normativo che delle destinazioni. Siamo determinati a fare tutto quanto necessario per la valorizzazione del patrimonio dell’ente e per porre fine ad uno stato di inutilizzo che si protrae da lunghissimo tempo”.