Stando all’indagine mensile sui fabbisogni professionali delle imprese marchigiane, ottobre 2021 sembra essere il mese della ripartenza dopo un anno e mezzo di stallo e incertezze. Una notevole crescita della domanda di lavoro quindi, soprattutto per quanto riguarda il settore manifattura/servizi che ha registrato un interessante incremento del +52% se paragonato allo stesso periodo pre Covid. In altre parole, le imprese prevedono di coprire ben 13.370 posizioni lavorative.
“Questi dati sono un ottimo segnale e danno fiducia – ha commentato il presidente di Camera Marche Gino Sabatini – ma ci devono anche spingere su tre azioni ugualmente prioritarie. La prima riguarda la necessità che le aziende possano trovare velocemente le risorse umane richieste: al contrario, continua a esserci uno scollamento tra domanda e offerta di lavoro, che soprattutto in questa fase congiunturale rischia di limitare moltissimo la ripresa economica della nostra regione. La seconda è strettamente collegata a questa esigenza e passa attraverso un rafforzamento degli ITS e, più in generale, una maggiore collaborazione tra il sistema scolastico e le aziende, perché chi trova un’occupazione possa essere facilmente e velocemente in grado di essere operativo. La terza, ugualmente importante, è creare i presupposti perché il lavoro sia sempre più stabile e sicuro, obiettivo che si raggiunge alleggerendo le tasse sul lavoro e aprendo una fase nuova nei rapporti tra organizzazioni datoriali e sindacali”, ha concluso Sabatini.
In questo rimbalzo positivo, o del gatto morto come viene chiamato in finanza, le Marche sono tra le regioni con il trend migliore: la crescita del sistema Paese è del circa 30% mentre l’incremento per la provincia di Ancona è del +67,4% e per quella di Ascoli Piceno +56,8%.
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