Un’emorragia cerebrale l’ha strappata alla vita, ma per la 64enne Antonella Ciucani, il prematuro epilogo ha corrisposto ad un dono che darà speranza di vita ad altre persone. Sul corpo della donna è stato pratica un complesso intervento di prelievo multiorgano, nella giornata di venerdi scorso all’ospedale Murri di Fermo. La procedura è iniziata con gli accertamenti di rito e si è conclusa sabato mattina con la partenza dell’equipe con gli organi trasportati ad alta velocità dalla Lamborghini della Polizia Stradale. I polmoni a Milano, fegato e reni ad Ancona, cornee nella banca degli occhi di Fabriano. Circa 5 ore di prelievo, perfettamente riuscito.
“Si possiede solo quello che si dona, il resto fa parte del quotidiano – commenta l’equipe di anestesia e rianimazione del Murri, diretta dalla dottoressa Luisanna Cola – L’intervento di oggi però è un dono che fa la differenza. La fatica, l’impegno profuso, la grande mole di uomini e risorse coinvolti, soprattutto il profondo valore etico di una procedura chirurgica di cui si parla ma si sa poco, perché in fondo non fa molta notizia. La memoria ed il riconoscimento di tutto ciò sono un dovere che può migliorare la vita di tutti. Chi riceverà una nuova opportunità di salute e di vita dagli organi ricevuti saprà ricordarlo e darne testimonianza in ogni momento. A noi non resta che ringraziare col nostro lavoro, fatto di molte professioni, in tempi difficili e in diversi luoghi. Grazie al donatore e a coloro che hanno avuto il coraggio di vedere oltre la sofferenza, di sapere che la vita non si è interrotta, ma prosegue in altre vite”.
La signora Ciucani è arrivata al Murri giovedì 12 maggio, data in cui si celebra la Giornata internazionale dell’infermiere. Proprio per questo, in occasione di questo prelievo teniamo a citare tutto il personale infermieristico e tecnico coinvolti nell’operazione: Mirco Romano ed Alessia Filiaggi del pronto soccorso, la coordinatrice Emanuela Callarà con Michele Mancini, Giovanni Silenzi, Roberta Ferretti, Maria Vittoria Gobbi, Cinzia Andrenacci della rianimazione, Davide Coscia, Genny Ciccalè, Antonio Magnoli, Atifa Fissah della sala operatoria, il tecnico di neurofisiopatologia Mary Mattioli. A loro si aggiungono i tecnici di radiologia, di laboratorio, gli autisti.