L’Associazione Vita Indipendente delle Persone con Disabilità Marche (AVI Marche) si sta organizzando per una imminente protesta slittata causa maltempo ma che che si svolgerà a giorni davanti Palazzo Leopardi in Ancona sede della Regione Marche. La manifestazione ha avuto porre l’attenzione sulle criticità del progetto regionale di Vita Indipendente per le persone con disabilità, sottolineando la necessità urgente di un adeguamento dei budget assistenziali: gli attuali fondi non coprono i costi effettivi dell’assistenza personale, rendendo impossibile garantire un supporto adeguato a chi ne ha bisogno e la rivalutazione dei progetti esistenti: oltre 270 progetti attivi non rispondono più ai bisogni reali delle persone con disabilità, in quanto basati su valutazioni ormai obsolete.. L’associazione AVI presieduta da Angelo Larocca chiede agli amministratori regionali l’adozione di una nuova scala di valutazione, l’attuale metodo infatti non tiene conto delle disabilità intellettive e sensoriali, penalizzando molte persone e riapertura del bando regionale: almeno 150 persone in tutta la Regione sono ancora in attesa di avviare un progetto di Vita Indipendente. Nonostante le ripetute richieste avanzate nei mesi scorsi, la Regione non ha ancora risposto con azioni concrete.
“Tutto ciò si traduce in una tragica realtà che noi, persone con disabilità, viviamo quotidianamente sulla nostra pelle: un’assistenza inadeguata che non ci permette di poter lavorare, studiare, avere una vita familiare e sentimentale soddisfacente, fare sport, godere di un tempo libero di qualità, vivere inclusi nella comunità e partecipare attivamente alla vita sociale e politica” – afferma il referente AVI Larocca – l’assistenza inadeguata ci costringe a vivere una vita di opportunità negate. Per questo motivo, l’Associazione AVI Marche – prosegue Larocca – ritiene fondamentale fare sentire la propria voce, coinvolgendo tutte le altre associazioni e le persone con disabilità, i loro familiari e chiunque voglia sostenere il diritto alla Vita Indipendente. Chiediamo il supporto di tutte le associazioni, delle persone con disabilità, dei loro assistenti e familiari, e di chiunque sia sensibile a questa causa, affinché le nostre richieste vengano ascoltate dalla Regione”.