Si chiude l’iter per la costruzione della nuova scuola media Leopardi di Monte Urano. Dopo una trafila burocratica durata anni e legata alle vicissitudini post-sisma, dal progetto, ora consegnato all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, si passerà alla fase di realizzazione che si svilupperà nell’arco di due anni. La presentazione ufficiale è avvenuta nella serata di lunedì scorso presso la Sala Riunioni Comunale, durante una partecipata assemblea pubblica cittadina. “È stato un percorso lungo e complesso, durante il quale l’attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale e dell’Ufficio Lavori Pubblici è stata massima. – ha dichiarato la Sindaca Moria Canigola nell’illustrare il progetto. – Grande è la soddisfazione per aver portato avanti un progetto che ci consentirà di avere un nuovo polo scolastico versatile e rispondente ad esigenze in continuo mutamento”.
Ad affiancarla l’Assessore ai Lavori Pubblici Federico Giacomozzi che ripercorrere le tappe di un iter articolato e sottolinea “lo svolgimento di un lavoro corale che ha permesso di trovare soluzioni immediate nel breve periodo e soluzioni adeguate, in base all’analisi tra costi e benefici in prospettiva futura”. Con loro anche la responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici Ing. Lara Millevolte e l’Architetto Sara Patrignani dello Studio Sidoti Engineering di Albano Laziale, vincitore del bando di gara per lo sviluppo progettuale. Presente anche la Dirigente scolastica dell’ISC “Gino Strada”, Anna Maria Isidori. Il complesso, quattro piani e una superficie totale di oltre 3200mq, sorgerà sul terreno edificabile adiacente all’attuale Scuola Primaria Don Milani in via Alfieri, al quale sarà unito, attraverso una scala di collegamento. Non si tratterà solo di un edificio scolastico ad uso esclusivo di 12 classi per un totale stimato di 300 alunni, ma di un polo sportivo e culturale, pensato, con le opportune accortezze strutturali (ingressi e servizi igienici indipendenti), per essere messo a disposizione dell’intero territorio. A caratterizzarlo saranno, infatti, un piano con auditorium e aule musica, a disposizione, fuori dell’orario scolastico, della cittadinanza e di associazioni che potranno richiederle, ed una palestra che sarà l’elemento centrale tra l’edificio nuovo e quello esistente, costruita con misure regolamentari per ospitare competizioni di livello in differenti discipline sportive. Accanto a quest’ultima, sempre con ingressi indipendenti, gli uffici amministrativi scolastici e spazi adeguati per il ricevimento genitori. Al primo e secondo piano il cuore dell’edificio, con un totale di 12 aule per la didattica tradizionale ed altre aggiuntive da destinare a laboratori ed attività extracurriculari. Essendo questa la destinazione definitiva delle classi che nel 2016 hanno dovuto abbandonare l’inagibile sede del centro storico, di conseguenza, con la creazione di un polo unico per Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Secondo grado, gli spazi saranno ridistribuiti: il refettorio sarà infatti pensato all’interno dell’attuale Primaria e sarà fruibile da entrambe le scuole. Stessa sorte per parcheggi e viabilità, riorganizzata in un’ottica di generale sicurezza ed efficienza. Due saranno gli accessi diretti della nuova struttura della Secondaria: quello principale posizionato nel cortile della scuola e raggiungibile dagli scuolabus e un accesso sulla parte retrostante della scuola direttamente da via Foscolo in modo da creare una pluralità di possibilità di accesso alla struttura. Sfruttando l’orientamento a sud – est, le nuove aule godranno di illuminazione naturale, ideale anche ad alimentare il sistema di pannelli fotovoltaici che saranno istallati sul tetto. In un’ottica di sostenibilità ed estrema attenzione all’impatto ambientale, l’edificio sarà classificato come NZEB, ossia a consumo energetico quasi nullo. Nessun aspetto della struttura è stato lasciato al caso, per tratteggiare il prossimo futuro della scuola media di Monte Urano che si configura a tutti gli effetti come un collettore di attività cittadine fondamentali, da quelle didattiche e complementari, fino a quelle sportive e collettive.