In un periodo pieno di ansie e incertezze sul futuro a causa della pandemia, c’è una cosa da fare per migliorare gli altri e se stessi: essere gentili. Proprio sulla gentilezza è incentrato il libro Musi unghi di Marco Moschini con illustrazioni di Manuela Morelli.
Musi lunghi è un paese abitato da gente assai strana. Mai qualcuno che dica grazie, prego, scusa, per favore. Mai qualcuno che sorrida, che pronunci una frase gentile o compia un gesto gentile: solo pugni e litigi. Gli abitanti, addirittura, sono talmente rigidi da non piegare neanche le braccia, pertanto anche portare il cibo alla bocca rappresenta un problema. Quando, in mezzo a quei musoni, nasce una bimba diversa, allegra, simpatica, questi la cacciano via. Lontana, la piccola conoscerà una nuova vita, fatta di amore, gentilezza e altruismo. Ma tornerà, e a quei musoni dei suoi ex concittadini qualcosa insegnerà.
“Oggi – dice Moschini – l’idea che chi è cattivo è fico va molto di moda, ma essere cattivi, maleducati egoisti è facile, basta pensare solo per sé. Molto più difficile, invece, è pensare anche per gli altri ed essere gentili”. E cita lo scrittore scozzese Ian Maclaren, il quale diceva: “Sii gentile, ogni persona che incontri sta combattendo una dura battaglia”.
Essere gentili non è semplice, la gente pensa che essere gentili significhi dire parole quali grazie, prego, scusi tanto, mi dispiace, ma essere gentili secondo Moschini è avere coraggio, forza e sostanza: avere il coraggio di stare dalla parte di chi è escluso per non farlo sentire solo.
Musi lunghi parla ai grandi, ma soprattutto ai bambini, che alla gentilezza devono e possono ancora essere educati. La scrittrice Marina D’Amato nel suo Ci siamo persi i bambini evidenzia una sorta di parità tra bambini e aduti, che Moschini trova poco edificante: “I bambini – rimarca Moschini – devono fare i bambini, conquistarsi i loro spazi pian piano, crescere, maturare, invece credono di poter fare tutto. I pochi figli che nascono vengono considerati preziosi dai loro genitori. Molto contano i media. Tanti film si basano sulla prevaricazione ed è chiaro che poi un atteggiamento gentile è difficile da tirar fuori. La gentilezza è una postura delicata, ha bisogno di modelli e, quando si offrono solo modelli di prevaricazione, i bambini, come spugne, assorbono quelli”.
L’appuntamento con il maestro Marco Moschini, senigalliese di nascita ma fermano d’adozione, e l’illustratrice Manuela Morelli, intervistati da Francesco Moglianesi, è per mercoledì 17 marzo, alle ore 21.15, sul canale Youtube e sulle pagine Facebook “Una mole di libri” e “Zefiro Edizioni”.