Si è tenuto lo scorso 9 settembre in sala consiliare un incontro tra rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Porto San Giorgio e balneari aderenti alla Confcommercio Marche Centrali. Il sindaco Nicola Loira, con accanto gli assessori alle Attività produttive Christian De Luna e ai Lavori Pubblici Andrea Di Virgilio, ha illustrato il progetto tecnico-economico di fattibilità del lungomare Gramsci approvato dalla Giunta e quello della corsia ciclabile.
All’incontro sono intervenuti anche la rappresentante dell’associazione di categoria Maria Teresa Scriboni e il dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale Sauro Censi. Loira, dopo aver dettagliatamente presentato il piano ed i passaggi che hanno permesso al Comune di avere un progetto di definizione avanzata sul futuro lungomare, ha comunicato di averlo consegnato alla Regione Marche per l’adesione alla Ciclovia adriatica. Entro fine mese è prevista ad Ancona una specifica Conferenza di servizi: lo stesso piano è stato proposto a bandi nazionali per l’ottenimento di finanziamenti per 4 milioni di euro.
Nel suo intervento, il primo cittadino ha ribadito che “la strada è stata tracciata e inevitabilmente sarà seguita dalle prossime amministrazione. La giunta non ha soltanto approvato il progetto ma ha vincolato importanti entrate per l’esecuzione delle opere. Una su tutte, gli oneri dovuti per il cambio di destinazione delle strutture alberghiere dismesse”. Essendo volontà della maggioranza proseguire l’iter progettuale, portandolo ad uno stato più avanzato, il sindaco ha chiesto all’associazione di creare una Commissione con la quale interloquire nei prossimi step. I presenti hanno mostrato interesse e si sono espressi favorevolmente sull’intervento.
Altro tema affrontato nell’incontro la corsia ciclabile: è stata illustrata la progettazione, ribadendo che è necessario dare una risposta, seppur provvisoria, in attesa della realizzazione del nuovo lungomare. Gli amministratori hanno presentato ipotesi che possano compensare la perdita dei parcheggi nel tratto centrale. Sono state proposte soluzioni già sperimentate positivamente in altre città italiane, dalla riviera romagnola al Trentino, dal Bolognese alla costa abruzzese. I balneari hanno riconosciuto il diritto del Comune di cercare una soluzione provvisoria, desiderosi soprattutto che si proceda nella direzione tracciata del rifacimento del lungomare. Ciò comporta investimenti milionari, la demolizione del tratto esistente e la ridefinizione di spazi fruibili per le esigenze della cittadinanza e dei turisti.