L’imprenditore monturanese Germano Craia, produttore di bioplastica biodegradabile e promotore del marchio di Indicazione Geografica (IG) per i prodotti tradizionali locali, è candidato alle elezioni europee nella circoscrizione dell’Italia centrale nelle liste di Azione. In questi giorni è diventato un fenomeno virale sui social grazie a un video in cui imita un famoso discorso del presidente argentino Javier Milei. Nel video originale, Milei strappava ministeri da una lavagnetta gridando «Afuera!», a dimostrazione di come volesse alleggerire il suo governo. Al contrario, Craia menziona i punti del suo programma e grida di volerli portare «Adentro!» il Parlamento Europeo. Il video ha spopolato su internet, raccogliendo migliaia di visualizzazioni, ed è stato trasmesso in programmi televisivi nazionali come Agorà su Rai 3 e DiMartedì su La7. Craia è apparso anche in una storia Instagram ripostata da Selvaggia Lucarelli e Lorenzo Biagiarelli. “È stato un caso”, spiega Craia, “una ragazza, che stava leggendo i loro libri durante una pausa, ha postato una story dalla sede in cui si vede il mio manifesto elettorale“.
“Abbiamo pensato di utilizzare la retorica di Milei in chiave costruttiva – spiega il candidato Craia – per indicare quali siano le sfide da lanciare in Europa. Non tento di far ridere, ma elenco i punti di un programma chiaro e preciso. Inoltre, ho voluto che si vedesse bene in sovraimpressione il sito internet della mia campagna, craia.eu, dove spiego in dettaglio quanto nel video devo necessariamente solo nominare. Non ho voluto fare uno spot elettorale cringe, finalizzato esclusivamente a mettere in visibilità il mio nome. L’attrattiva deve essere esercitata dal mio programma: dalle idee che esso racchiude e dal come attuarle”.
“Lavorerò affinché venga riconosciuto ai cittadini europei il diritto a scegliere dove vivere, studiare e lavorare – prosegue Craia – per contrastare l’urbanizzazione selvaggia e la conseguente desertificazione delle province nell’UE. Il lavoro e lo studio da remoto possono invertire il trend migratorio verso le grandi città, per questo proporrò al Parlamento Europeo la creazione di un gruppo di lavoro per sviluppare un piano legislativo strutturato che contrasti il calo demografico e rivitalizzi le città medio-piccole, che ridistribuisca in maniera più omogenea la crescita economica europea e aumenti gli investimenti nelle infrastrutture locali”.
“Purtroppo, in Italia vedo molti candidati che non hanno nessun programma, oppure che propongono ricette irrealizzabili. Le elezioni europee non sono nazionali, e un candidato all’Europarlamento dovrebbe avere la serenità di accettare quello che non può cambiare, il coraggio di cambiare quello che può essere cambiato, ma soprattutto la capacità, la lucidità e l’onestà di riconoscere questa differenza.”