Da ben 80 anni è un punto di riferimento per il mondo scientifico che esplora le regioni polari. Edita dal 1945, la rivista “Il Polo” nel nuovo numero indaga il rapporto fra Artico, Antartide e Terzo Polo, ovvero l’Himalaya Hindu Kush. Il tutto a testimoniare un lavoro editoriale che esiste dal 1945 e che certifica l’importanza ed il valore dell’Istituto geografico polare ed il museo polare di Fermo. A sottolinearlo il sindaco Paolo Calcinaro che questa mattina nella sua sede istituzionale di Palazzo dei Priori ha parlato di “pubblicazione importante e di una promozione che rappresenta un altro tassello con cui Fermo può entrare nel mondo, con cui la scienza polare può dialogare avendo come riferimento l’istituto geografico ed il museo, sito compreso nel tour museale cittadino, forte degli ingressi numerosi e del biglietto unico”.
Anche il prefetto Edoardo D’Alascio ha voluto mettere in evidenza “il fascino di un museo che fa parte della vetrina delle bellezze culturali della città, che è un giacimento di risorse della cultura, un’attrattiva importante per far conoscere la città e, in riferimento ai siti polari, ha sottolineato che nessun luogo è lontano da quello che abitiamo, per cui la rivista il Polo contribuisce a farlo conoscere”.
“Il nostro museo è un unicum – ha aggiunto l’assessore alla cultura Micol Lanzidei – che appassiona esperti e visitatori, è un centro catalizzatore di tante attività laboratoriali, capace di attrarre l’attenzione di bambini e scolaresche”.
“La rivista nasce in una piccola stanza con poche finestre ma che guarda all’infinito, uno sguardo sul mondo con una forza centripeta perché, come ha scritto il Wall Street Journal, la vera cultura la si respira nei piccoli centri”. Le parole del direttore responsabile de “Il Polo”, Adolfo Leoni, che ha rimarcato come sia stato l’Istituto Geografico Polare Zavatti e dare importanza al terzo polo, ovvero all’Himalaya in connessione con le regioni polari, ad un’idea nuova e importante nella geopolitica.
“Le riviste de “Il Polo”, che in questi tre numeri del 2024 hanno avuto come testimonial l’alpinista ed esploratore Reinhold Messner, indagano i rapporti culturali, sociali e scientifici tra Artico e Himalaya, considerando quest’ ultima come “Terzo Polo ” della Terra, perché contiene la maggiore quantità di neve e ghiaccio dopo il Polo Nord e il Polo Sud, e per la somiglianza con i Poli per condizioni e problematiche ambientali e sociali, in particolare per quanto riguarda il cambiamento climatico e tutte le sue conseguenze, anche culturali e in termini di conservazione e valorizzazione del suo ricco patrimonio culturale, materiale e immateriale” – ha detto Flavia Orsati, caporedattrice della rivista.
“Una rivista che ha un approccio innovativo, è uno strumento di diplomazia culturale, pone attenzione anche all’arte contemporanea come strumento antropologico, contiene approfondimenti sui grandi personaggi dell’esplorazione italiana, fa un focus sulla tutela dei beni culturali e delle tradizioni immateriali alla luce dei cambiamenti sociali, ambientali e politici in atto” – ha detto Gianluca Frinchillucci, direttore scientifico dell’Istituto Geografico Polare Zavatti che ha portato anche i saluti di Renato Zavatti, figlio di Silvio.
Gli ultimi tre volumi, cui hanno contribuito più di 50 autori internazionali, sono nati dalla partecipazione, nel settembre 2023, alla prima “Inter-Polar Conference: Connecting the Arctic with the Third Pole” , conferenza di tre giorni tenutasi in Nepal, a Kathmandu. In particolare, il volume in inglese è stato presentato al Salone del Libro di Torino (maggio 2024); all’Arctic Centre dell’Università della Lapponia a Rovaniemi (settembre 2024); all’Ambasciata italiana a Helsinki (settembre 2024). Prossime presentazioni della rivista “Il Polo” sono previste: in Nepal, a Katmandu, in collaborazione con il Comune di Fermo e l’Heritage International Institute (aprile 2025); a Fermo (primavera 2025); ed a Roma, Società Geografica Italiana (primavera/estate 2025).