Il caso sollevato dal presidente della Cna Pensionati Fermo Luigi Silenzi, circa i tempi di attesa per la prenotazione di una risonanza magnetica da parte di un artigiano, ha riscosso ampia eco negli organi di informazione.
Si rileva però che a trovare particolare risalto sia stato l’elemento dei “15 mesi di attesa per l’esame”, anziché la positiva gestione del caso, con prenotazione effettuata in tempi molto celeri.
La disponibilità a 15 mesi di distanza è stata verosimilmente quella individuata negli sportelli di prenotazione ai quali l’utente si è rivolto, ma correttamente la stessa persona è stata invitata a tentare nuovamente nei giorni successivi, fino a cercare supporto da parte dell’Ufficio relazioni con il pubblico di questa Azienda sanitaria.
Nel dettaglio, l’impegnativa, che richiedeva una doppia risonanza magnetica, era stata emessa dal medico di base dell’assistito il 9 novembre, con priorità Programmabile, quindi da effettuarsi entro 180 giorni. L’Urp dell’Ast Fermo ha preso in carico l’impegnativa in data 4 gennaio. Nell’immediato non si sono trovate date utili, ma ripetendo le ricerche al sistema di prenotazione nei giorni seguenti, l’utente è stato contattato il 9 gennaio e gli è stata fornita una disponibilità prima della fine del mese, in una struttura convenzionata di Fermo.
Più della prima risposta, che trovava una disponibilità a 15 mesi di distanza, meriterebbe risalto il fatto che il paziente sia stato preso in carico, che la sua esigenza sia stata risolta in 5 giorni, trovando prenotazione nella stessa area di residenza dell’assistito e in tempi molto più celeri rispetto al termine di 180 giorni previsto dalla sua impegnativa.
A Fermo non esiste una sanità a due facce: una che effettua inaugurazioni ed una che invece arranca per le carenze di personale e servizi. La sanità fermana è una, con difficoltà che nessuno nasconde, ma che con uno sforzo costante, una programmazione seria ed investimenti mirati, progressivamente risolve le criticità e porta avanti un percorso di crescita, grazie all’elevata qualità dei propri operatori sanitari e non. Una sanità che migliora in tutti gli indicatori qualitativi, che ha quadruplicato le ore di specialistica ambulatoriale, che insieme alla Regione Marche sta portando avanti un riequilibrio del gap di risorse umane.
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