Arrivano impressioni e commenti positivi da due personalità importanti sulla Cavalcata dell’Assunta. Ad inviare i loro feedback sono la prof.ssa Liliana Gissara, Consigliera nazionale di Italia Nostra, e il docente universitario Marcello Crucianelli, Ordinario di Chimica generale e inorganica all’Università degli Studi dell’Aquila.
La prof.ssa Liliana Gissara ha visto la 42esima edizione del Palio di Fermo da Siracusa, città in cui risiede, e ha riportato le sue sensazioni. Si dice ammaliata dalla forte identità culturale e dall’evidente spirito di comunità trapelata da tutti i partecipanti, “in grado di resistere alle spinte disgregatrici ed omologanti che ci stanno rovinando tutti”. Non mancano da parte sua le congratulazione ai Fermani “per avere conservato così a lungo tratti culturali ed identitari veramente notevoli”.
Marcello Crucianelli, maceratese e ex allievo del Montani, invece, ha assistito per la prima volta dal vivo alla sfilata del corteo storico della Cavalcata dell’Assunta. Parole e impressioni positive anche dal professore. Ha definito la manifestazione “dalla duplice valenza sia religiosa che politica” come la “dimostrazione della potenza e della ricchezza dello stato fermano, che si voleva testimoniare all’epoca”. Sguardo anche ai dettagli della rievocazione storica, come i costumi delle varie contrade che il professore ha apprezzato particolarmente, definendoli “raffinati e ricercati” e sottolineandone “l’accurata ricostruzione delle ambientazioni storiche testimoniate, dalle rappresentanze delle varie corporazioni artigianali, dai Priori e dalle autorità cittadine”. Marcelo Crucianelli è rimasto inoltre affascinato dalla vecchia strada ferrata lungo la valle del Tenna, fino all’ex stazione di Servigliano (FM), utilizzata come Casa della Memoria. Lo ha descritto un itinerario denso di significati e ha lasciato una riflessione sulle potenzialità di quello che è una ricchezza locale: “il patrimonio delle vecchie stazioni ferroviarie, affidato ad associazioni o fondazioni, può davvero rinnovarsi trasformandosi in spazi di promozione turistica e ambientale, centri culturali e di aggregazione per giovani e anziani, spazi museali e di testimonianza e luoghi di attività culturali di cui la nostra società contemporanea ha estremamente bisogno”.
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