Dal cittadino Maurizio Alberti riceviamo e pubblichiamo alcune segnalazioni presentate al Comune di Fermo sui disservizi di accoglienza turistica e di incuria nell’arredo urbano del centro storico:
“Ad inizio Maggio, con spirito collaborativo e per l’amore che ho per la mia Fermo, ho incontrato personalmente l’Assessore al Turismo lasciando e presentando un piccolo dossier di mie constatazioni (con foto) e suggerimenti e poiché ad oggi non è stato dato seguito a nessuna delle mie segnalazioni, vorrei condividerle con i miei concittadini: FERMO …TURISTICA ?
E’ scontato che i turisti che arrivano a Fermo vogliono raggiungere la piazza principale ed è evidente che la cartellonistica “Provincia di Fermo/Informazioni”, oltre ad essere mal posizionata, è ben poco visibile in quanto reca tante piccole scritte, difficilmente leggibili per chi deve leggerle dall’auto.
E’ istintivo, per coloro che comunque arrivano in Piazza del Popolo, dopo aver “interpretato” le illeggibili targhe che indicano le vie cittadine, cercare un punto informativo che internazionalmente è rappresentato dal cartello “I” che invece a Fermo non esiste !!!!
Gli uffici “Sistema Museo”, posti sotto il Palazzo dei Priori, non vengono certo identificati come punto informativo. Nella ristrutturazione dell’edificio di Piazza Dante, non sarebbe stato più opportuno avere un punto di accoglienza/informazioni ? Posteggi per 2 o 3 bus, ufficio informazioni e bagni pubblici multipli, come presenti in alcune altre città italiane dalle caratteristiche simili alla nostra Città ?
Con tale struttura gli accompagnatori delle comitive potrebbero chiedere informazioni, i turisti potrebbero usufruire dei servizi igienici per poi risalire in pullman e scendere in L.go Calzecchi Onesti per iniziare la visita del centro storico. Evidenziando che l’attuale Regolamento Arredo Urbano (R.A.U.) è completamente inapplicato, inizio il mio giro in Piazza del Popolo: non incontro mai un Vigile Urbano, percorro i loggiati ostruiti impropriamente dalle merci di alcuni commercianti e la pavimentazione, mai ripulita, è macchiata dalle gomme da masticare anche se, all’epoca del rifacimento, fu pubblicizzato l’acquisto di un apposito macchinario per poterle rimuovere.
Come faccio a non vedere le bacheche a ridosso delle colonne, alcune sporche, altre abbandonate ed altre con contenuti “storici” ? Esco dal loggiato di destra e rischio di inciampare con un tubo dell’acqua “posticcio ma attivo con due rubinetti” che viene usato per la pista di ghiaccio e forse anche per le Osterie in Piazza ad Agosto. Se è una oggettiva necessità, non è giusto trovare una soluzione definitiva ?
Entriamo al centro della Piazza e noto varie zone di sanpietrini rifissati, impropriamente, con del cemento bianco ! Noto i ben noti e storici intrecci degli impianti elettrici e fonici usati per le varie manifestazioni in Piazza e se è notte vedo il grande orologio dal quadrante tutto scrostato.
Avviandomi verso Corso Cefalonia noto due brutture che, forse, sono imputabili a privati ma che comunque andrebbero risolte: sulla destra un angolo di colonna tutto rotto e pochi metri dopo, sulla sinistra, un residuo di una vecchia insegna luminosa, con due tubi neon non protetti
posti proprio all’altezza degli occhi dei passanti. E’ prevedibile che i visitatori del centro storico, che siano fermani o turisti, possano avere una impellenza fisiologica ? In tal caso scatta la ricerca dei bagni pubblici, quelli in Via Strabone sono indecenti e con l’ingresso ostruito da una isola ecologica, quelli al
Duomo sono comunque poco decorosi, quelli al Terminal Dondero utilizzabili solo quando è aperto l’attiguo bar. Non è ammissibile “costringere” la gente a rivolgersi alle attività commerciali, quando aperte, per le proprie esigenze corporali, non è accettabile che vengano organizzate manifestazioni che riempiono la Piazza senza un adeguato servizio di questo genere, ricorrendo, qualche volta all’uso di un paio di poco funzionali bagni chimici.
La disponibilità di servizi igienici decorosi è un segno di accoglienza importante, apprezzato anche dagli accompagnatori dei gruppi turistici che spesso si trovano in difficoltà proprio per la mancanza di tale servizio. In moltissime altre realtà con vocazione turistica hanno trasformato questa esigenza in attività economica: bagni multipli realizzati dall’Amministrazione Comunale, dati in gestione ad un privato con un contributo annuo pubblico, integrato dalla riscossione dei biglietti (€ 0,50) pagati dai fruitori che hanno poi la possibilità di scontare tale importo per acquisti presso gli esercizi commerciali di Piazza.
Molte altre considerazioni, piccole e grandi, potrebbero essere fatte anche per altre zone della città ma, constatando che ad oggi l’Amministrazione Comunale ha ignorato anche le più semplici tra quelle che avevo suggerito personalmente, posso solo dire che “abbiamo ampi spazi di miglioramento”.