Colpo grosso per la Giornata Mondiale del Libro che cade il 23 di aprile prossimo: in collegamento Facebook l’Assessore alla Cultura, Giulia Ciarapica, dialogherà con Pupi Avati, regista e scrittore di romanzi di successo. Sarà l’occasione per parlare del suo ultimo libro – L’archivio del diavolo – ma anche per ragionare sulle zone d’ombra dell’essere umano di cui Avati è un maestro dal punto di vista narrativo e descrittivo.
Pupi Avati inizia la sua carriera artistica nel jazz come clarinettista, fa parte infatti della Reno Jazz Gang con cui incide anche qualche disco, gruppo che abbandona dopo l’ingresso nella band di Lucio Dalla con cui rimane grandissimo amico e che collaborerà a vari suoi film. Intraprende più avanti la via del cinema e riesce a collaborare alla sceneggiatura di Salò e le 120 giornate di Sodoma di Pasolini. Come regista gira alcuni horror tra cui nel 1976 La casa delle finestre che ridono. L’anno successivo esce Bordella, una commedia che ha tra gli interpreti un giovanissimo Christian De Sica. Da ricordare anche la regia televisiva di uno speciale dedicato ai Pooh. Inizia poi a girare una serie di successi: da Una gita scolastica a Impiegati a Regalo di Natale. Regie televisive e cinematografiche si alternano, così come la scrittura di libri tratti dai suoi stessi film. Tra i suoi libri Gli amici del bar Margherita (2009), Una sconfinata giovinezza (2010), Il ragazzo in soffitta (2015).
Nel suo ultimo libro ritornano i misteri che hanno appassionato ne Il signor Diavolo. Sempre nel nord est contadino, precisamente a Lio Piccolo, paese vicino Venezia, un cadavere in un sotterraneo, un giovane parroco troppo ingenuo, un’indagine su cui grava l’ombra del male. Il protagonista Furio Momentè, funzionario del ministero di Grazia e Giustizia, si ritrova a Roma confinato sempre in un sotterraneo, ma questa volto in un archivio e l’indagine prosegue.
Nel suo ultimo libro ritornano i misteri che hanno appassionato ne Il signor Diavolo. Sempre nel nord est contadino, precisamente a Lio Piccolo, paese vicino Venezia, un cadavere in un sotterraneo, un giovane parroco troppo ingenuo, un’indagine su cui grava l’ombra del male. Il protagonista Furio Momentè, funzionario del ministero di Grazia e Giustizia, si ritrova a Roma confinato sempre in un sotterraneo, ma questa volto in un archivio e l’indagine prosegue.
L’appuntamento – organizzato in collaborazione con la Biblioteca Comunale “A. Santori” – sarà proposto questa sera in diretta, alle ore 21.15, sulla nostra emittente Fmtv canale 211 e dalla pagina Facebook dell’Assessorato alla Cultura e Turismo.
“Anche se a distanza e in versione digitale non abbiamo mai voluto rinunciare ai grandi ospiti, e la presenza di Avati ne è la conferma – dice l’Assessore Ciarapica – Abbiamo sempre lavorato per portare offerte di qualità ad un pubblico attento ed esigente, che giustamente vuole il meglio. La conversazione con Avati sarà un primo modo per entrare già nel mood del prossimo festival Libri a 180 gradi dove i libri, come sempre, saranno i protagonisti”.
“La cultura a Sant’Elpidio a Mare è da sempre protagonista – aggiunge il Sindaco, Alessio Terrenzi – e in attesa di poter tornare ad una situazione di normalità abbiamo lavorato per offrire tante occasioni di confronto, di approfondimento su tematiche differenti, l’ultima delle quali ieri pomeriggio con una chiacchierata con ragazzi marchigiani che hanno trovato la loro strada nella rete. Tante sono state le proposte che hanno raccolto il gradimento da parte di utenti elpidiensi e non solo: sono certo che tante ancora ne verranno, mi auguro recuperando quella normalità che a tutti noi manca”.