Un’intensa tre giorni di studio e confronto presso i bellissimi spazi di Villa Bonaparte a Porto San Giorgio, con un accento particolare alle nuove necessità di cura dei pazienti e alle sfide del futuro, un momento tra l’altro che ha visto molti giovani cardiologi protagonisti della formazione dei loro colleghi.
Particolarmente interessante anche per il pubblico esterno la tavola rotonda del 25 gennaio dedicata alla compatibilità tra etica, professione e sostenibilità economica che ha visto tra gli altri la partecipazione del direttore dell’area Area Vasta 4 Lucio Livini e del presidente della comunità di capodarco Don Vinicio Albanesi
Tra i momenti più sentiti del convegno l’inaugurazione con il concerto dei Lazzari Felici di giovedì 25 al Teatro dell’Aquila di Fermo, alla presenza di svariate autorità locali e regionali, primo fra tutti un entusiasta primo cittadino fermano Paolo Calcinaro.
Momento più toccante della serata senza dubbio il monologo di Don Vinicio ALbanesi sul tema etico del fine vita, uno straordinario spunto di riflessione per i medici e non solo. Partendo dalle parole di Papa Francesco, Don Vinicio porta l’intera platea a riflettere sul significato della parola salvezza e sulla proporzionalità delle cure, mettendo innazitutto al centro il malato e la sua volontà.
Una grande successo per un convegno organizzato con impegno e professionalità dal dottor Gabrielli e dal suo staff, un evento capace di offrire formazione ai giovani cardiologi ma anche di parlare a tutti noi con un linguaggio semplice e comprensibile di temi importanti per le nostre vite.