+38%. E’ la percentuale di variazione in fatto di presenze turistiche nella città di Fermo fra il 2019 ed 2021, ovvero nel periodo pre pandemia e fino all’anno scorso. I dati sono il risultato dell’analisi condotta dalla società Sociometrica di cui è direttore il prof. Antonio Preiti e pubblicata da Il Sole 24 Ore. Fermo è passata dalle 452.596 presenze del 2019 alle 624.745 del 2021, conquistando il terzo posto nella top 20 dei Comuni italiani che il prof. Preiti definisce “antifragili, ovvero che hanno tenuto, nonostante il periodo e che inoltre hanno anche registrato un incremento”.
“Dati che danno il senso del lavoro e della crescita su questo fronte – le parole del Sindaco Paolo Calcinaro – in mancanza di mète più affollate, si cercano quelle meno conosciute e fra queste quelle che si sono sapute maggiormente pubblicizzare. Dati che sono anche un premio a questi sette anni di lavoro. Avevamo già un’ottima indicazione dalle presenze dello scorso anno stimate dalla Regione Marche nelle strutture ricettive con Fermo quarta in tutto il territorio regionale: il fenomeno turistico è anche economico e lo dobbiamo sfruttare, da una parte come città di Fermo dobbiamo proseguire con l’ampliamento delle zone di turismo nel Prg con turismo light, glamping e camping che non impattano sulla nostra orografia e come Provincia dobbiamo iniziare a pensare di non prevedere consumo di suolo quando i Comuni ampliano le zone di ricettività turistica perchè solo così su tutto il territorio provinciale si può incrementare il turismo”.
Da notare come nella classifica delle prime 20 mete turistiche italiane con segno “+” di presenze, cinque sono marchigiane con : 7^ Sirolo da 199.795 a 220.460; 12^ Numana da 612.612 a 643.412 ; 17^ Potenza Picena passata da 167.584 a 170.860 ; 20^ Cupra Marittima da 281.520 a 295.073. Sull’incremento di Fermo ha in parte inciso il recupero del gap dovuto alla chiusura e riapertura del camping Verde Mare a Marina Palmense, sotto sequestro giudiziario dall’estate 2016 all’estate 2019, indagine conclusasi con l’assoluzione in pieno del compianto patron Felice Chiesa.