Commozione, gioia, emozioni e divertimento sono stati i sentimenti che hanno riscaldato il 28 agosto il pubblico accorso numeroso nonostante il freddo a Rocca Tiepolo per assistere al remake di “Flebo d’amore trent’anni dopo”, alla presenza del sndaco Nicola Loira, dell’Assessore alla Cultura Elisabetta Baldassarri e del compositore, docente musicale universitario Matteo Segafreddo.
Il tempo meteo, inclemente per una notte d’estate, non ha tuttavia raggelato il fluire del tempo interiore dei ricordi sul quale gli spettatori hanno riportato indietro gli orologi all’estate del 1991 quando, per la prima volta, fu rappresentata la parodia di Beautiful nella versione sangiorgese.
Alla carrellata dei quadri in movimento raffiguranti lo sviluppo nei trent’anni successivi della storia dei tanti personaggi in scena invecchiati da una vistosa parrucca bianca, è seguita la toccante proiezione del video della memoria, montato da Pasquale Franci.
Sulle note di Ennio Morricone dal film Nuovo Cinema Paradiso sono scorse le immagini rallentate degli interpreti di Flebo d’amore del 17 agosto 1991, in gran parte presenti il 28 agosto, e del pubblico di allora, in prevalenza persone venute a mancare a cui era dedicata la serata.
In contemporanea, sfilava davanti al palcoscenico e spalle al pubblico la nuova generazione di figli e nipoti che salutava chi oggi non c’è più, in una simbolica catena della vita che il tempo biologico interrompe ma che non riesce a spezzare.
Le lacrime di commozione intraviste tra alcuni protagonisti e spettatori si sono arrestate con l’irrompere della sigla di Beautiful che ha anticipato il flashback di Flebo d’amore fedelmente recuperato con i capisaldi tipici della soap: amori travagliati, tradimenti, sparatorie, ospedale e finale destinato a rimanere aperto per possibili riprese in futuro ma possibilmente prima del 2051…
La trama, narrata dalla voce di Sergio Soldani e disseminata qua e là dalla poesia del Leopardi entrata anche al “Sensitive, il night più prestigioso di Porto San Giorgio”, è stata fedelmente rispettata, con l’unica novità del flamenco danzato dalla star internazionale José Greco, applauditissimo.
Il divertimento non è mancato anche per l’originalità di alcuni personaggi come Danil Neposckye il prof. Roverso Dal Monaco, brillantemente interpretati da Alberto Cardano e Alessandro Rocchetti.
Dopo un pezzo di meta teatro in cui è stato coinvolto attivamente anche il pubblico, tra cui Giovanni Del Turco nella parte del Negus di Etiopia, il gran finale è stato impreziosito dall’esecuzione del brano di Edward Elgar “Salut d’amour” dal violinista Paolo Strappa che ha accompagnato il recanatese Carlo Palombini in una vibrante interpretazione de “L’Infinito”.
Al termine della serata, ripresa dal film maker Francesco Pascali, che ha avuto la supervisione artistica e le coreografie di Elisa Ravanesi, Pier Paolo Pascali, ideatore dell’iniziativa, ha espresso alcune considerazioni sul concetto del tempo, nella casuale coincidenza con il Santo del giorno che il 28 agosto è proprio S. Agostino il quale ha speso proprio sul tempo parole di profonda saggezza. Sempre Pascali, che è anche il regista dello spettacolo, ha riservato un pensiero di riguardo ai medici presenti, tra cui Patrizio Cardinali, direttore del reparto di neurologia dell’ospedale di Fermo, ringraziandoli per essere impegnati, in particolare in questo periodo di pandemia, nella lotta contro il tempo nel tentativo di salvare vite umane.
Tutti e quaranta i partecipanti, alla fine sono saliti sul palcoscenico per festeggiare e tra questi la dodicenne Lucrezia Donzelli distintasi per bravura e grazia nella parte di “Fiamma da piccola”, omaggiata dagli organizzatori con un grande mazzo di rose come una vera e propria star.
altri eventi, Cultura e Spettacoli, Eventi, News, Notizie, Photo News, Top News