Dante potrebbe aver soggiornato a Fermo, secondo due scrittori toscani, Rita Monaldi e Francesco Sorti, che hanno scoperto, su due pergamene conservate nell’Archivio di Stato proprio di Fermo, il nome del figlio, Jacopo Alighieri. Ma la direttrice dell’Archivio stesso, Francesca Mercatili invita alla cautela. Nel lavoro di ricostruzione degli spostamenti del poeta dopo l’esilio da Firenze del 1302, Monaldi e Sorti sono risaliti alle pergamene “fermane” e al nome del figlio Jacopo. Segni storici sono la contrada Fiorenza e diverse vie del centro storico che richiamano la presenza degli esuli fiorentini a Fermo. Dante visitò varie località delle Marche, “quel paese che siede tra Romagna e quel di Carlo”. Ma, sottolinea Marcatili, “non possiamo dare certezze inconfutabili alla presenza di Dante a Fermo. Da parte mia non c’è nessuna intenzione di confermare né di smentire la notizia. Imbattersi in nomi che possono ricondurre a dei personaggi molto noti, può capitare. Da qui però ad affermare con certezza che quel nome corrisponda al personaggio di cui si è parlato, lo trovo azzardato. Dello stesso avviso il sindaco Calcinaro: “Seguo con attenzione studi e notizie sulla possibile presenza nel ‘300 del figlio di Dante Alighieri e, forse, anche del poeta, proprio a Fermo. Penso che su questo tema sia necessario tutto l’approfondimento del caso per verificare con la maggior certezza possibile o per smentire la presenza del poeta nella nostra città”