Casi di truffe ai danni di società in difficoltà e truffe telematiche mirate all’approvvigionamento di mascherine e altri DPI: è quanto emerso dalla riunione dell’11 marzo presieduta dal Prefetto di Fermo Vincenza Filippi, sul tema del pericolo di infiltrazioni nel tessuto economico sociale del territorio provinciale in conseguenza alla grave crisi determinata dall’emergenza epidemiologica in atto.
Hanno partecipato alla riunione in videoconferenza anche il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Fermo, i rappresentanti provinciali delle Forze dell’Ordine, il direttore della Banca d’Italia Marche e rappresentanti dell’ABI Marche, della Cassa di Risparmio di Fermo, dell’ordine dei dottori Commercialisti e dell’Agenzia delle Entrate.
Dall’incontro sono emerse possibili acquisizioni sospette di società in difficoltà, caratterizzate da anomalie che saranno prontamente oggetto di accurato monitoraggio da parte della Guardia di Finanza. Necessaria, in questa delicata fase attuale, la massima attenzione per il potenziale timore di infiltrazioni criminali, specie da parte di fondi stranieri.
Forte la risposta da parte delle piccole e medie imprese, stando alle dichiarazioni della Camera di Commercio, che manifestano una spiccata resilienza e una chiara volontà di rimanere sul mercato, concorrendo alla ripresa.
La provincia di Fermo risulta essere la prima in termini di misure di sostegno quali reddito di cittadinanza e reddito di emergenza.
Risulta tuttavia necessario un sostegno pubblicitario da parte dell’opera pubblica ai fini di risaltare le piccole realtà locali, che si trovano penalizzate dall’incremento degli acquisti online, che spesso sono in mano di grandi e-commerce e aziende considerate big. Necessaria a tali fini una collaborazione con le banche e gli altri attori del settore economico del territorio, per consentire la ripresa dopo gli effetti della pandemia.
Il Prefetto rassicura sul monitoraggio costante delle complesse problematiche della crisi economica e sociale.