C’è sempre una storia da raccontare… anche in giorni in cui tutto si ferma all’improvviso e il Coronavirus si trasforma in un nemico da combattere. Allora c’è più tempo per le storie. “C’è sempre una storia da raccontare” è anche il titolo di un format creato dalla casa editrice Zefiro, guidata da Carlo Pagliacci, per portare nelle scuole, in collaborazione con l’Associazione degli editori indipendenti (ADEI), le iniziative legate al Bologna Children’s Book Fair. Si tratta di un evento nato nel 1964 dedicato ala letteratura per l’infanzia.
Editori, agenti letterari, scrittori ed illustratori, stampatori ed un intero mondo che, nonostante lo stop imposto dal Covid-19, ha scelto di non fermarsi e di mettere in piedi per questo 2020 una special edition on line per condividere virtualmente giornate di lavoro e di incontro con la comunità internazionale del libro per ragazzi. Nel calendario del Bologna Children’s Book Fair, dal 7 al 29 maggio, figura anche la pregevole iniziativa di “Sarà un libro – L’incredibile viaggio di un’idea, dalla fantasia alle pagine stampate”. Si tratta di una serie di incontri digitali tra i giovani lettori e chi i libri li fa, per conoscere meglio che cosa succede dietro le quarte di copertina. Un’occasione per toccare con mano, ma da lontano, tutte le fasi della realizzazione di un volume, dalla scelta di pubblicarlo all’arrivo in libreria, in compagnia di chi per professione con passione, competenza e creatività, se ne occupa. Molte delle più importanti case editrici italiane di settore, Babalibri, Edizioni Piuma, Uovonero ed altre si rivolgono alle scuole di ogni ordine e grado attrezzate con una piattaforma per la didattica a distanza. Tra nomi prestigiosissimi figura anche, unica realtà marchigiana, la Zefiro.
Ogni editore realizzerà incontri destinati alle classi che, attraverso i loro insegnanti, ne faranno richiesta. Sul sito web associazioneadei.it si possono conoscere i progetti degli editori e contattarli per concordare l’incontro on line. “Si lavora sulla creatività e la fantasia, e sul valore delle storie che stanno dietro ad ogni sollecitazione che può avere un bambino, dal videogame al fumetto, dal cartone animato al libro… L’idea di “C’è sempre una storia da raccontare” è spiegare come lo scrittore possa essere il creatore di un mondo dove può succedere di tutto, l’unico limite è la fantasia e la capacità di scrittura. Ovviamente questo mondo inventato può diventare il soggetto di un libro, – dice Pagliacci – ed è questa la scommessa da vincere perché una storia si trasformi in un libro”. Nel catalogo della casa editrice, “Musi lunghi” di Marco Moschini parteciperà agli incontri in classe per far sperimentare ai bambini un’esperienza virtuale