Il Comune elpidiense, assieme a quello di Montecosaro, rientra tra i 28 comuni con meno di 20 mila abitanti che beneficeranno del contributo della Regione Marche per la realizzazione di nuove piste ciclabili e la messa in sicurezza delle esistenti. Il progetto a suo tempo presentato dai due Comuni è uno dei tre finanziati dalla Regione con un importo di 70 mila euro.
Si tratta di un progetto che è frutto di una visione d’insieme di collegamento tra comune di Montecosaro e Sant’Elpidio a Mare, con un percorso che vada a collegare anche le Abbazie, quella di Santa Croce e Santa Maria a Piè di Chienti. “Per quanto riguarda il tratto di competenza del comune elpidiense – precisa il Sindaco, Alessio Terrenzi – si è scelto il tratto est, anche in vista di un futuro collegamento con il comune di Porto Sant’Elpidio con il ponte della Ciclovia Adriatica.
La notizia del finanziamento del nostro progetto, presentato insieme al comune di Montecosaro, porta una ventata di positività soprattutto in un periodo in cui abbiamo tutti tanto bisogno di belle novità – dice il Sindaco, Alessio Terrenzi – e ringrazio tutti coloro che hanno messo in campo un gran gioco di squadra per il raggiungimento dell’obiettivo. Ringrazio i tecnici, l’Assessore Alessio Pignotti che ha seguito la pratica, le associazioni che hanno fatto la loro parte, il collega sindaco di Montecosaro che ha creduto in un progetto di questo tipo e sono certo che i nostri territori ne usciranno valorizzati”.
“Ringrazio la dirigente del settore lavori pubblici Monia Illuminati e il tecnico Bruno Valeriani – aggiunge l’Assessore Alessio Pignotti – e mi preme sottolineare che si è lavorato con tempi strettissimi per partecipare a questo bando. Il tratto che scelto come nostra competenza del Comune elpidiense, e finanziato dalla Regione, è quello che va verso il ponte dell’autostrada anche come valorizzazione del lavoro che sta svolgendo l’Associazione Casette Bike sul fronte della manutenzione, pulizia e riscoperta del territorio attraverso la predisposizione di un percorso lungo Chienti che, soprattutto in questo periodo di restrizioni, ha portato sia persone in bici che a piedi a riscoprire luoghi rimasti intoccati dalla mano dell’uomo.
E’ una sinergia stretta anche con loro, con l’Associazione Santa Croce e con le altre associazioni che non hanno fatto mancare la loro collaborazione. Sicuramente ente e cittadini possono essere solo grati per il lavoro svolto finora dai volontari auspicando di proseguire in uno spirito di collaborazione e sinergia come avvenuto fino ad oggi.”.
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