Dal consigliere regionale Pd Fabrizio Cesetti riceviamo e pubblichiamo: “
“Il Presidente Steata Spa Ceroni non chiami impropriamente in causa il passato; se non ce la fa, oppure pensa di non farcela, lasci prima che sia troppo tardi! E l’area Santa Lucia deve restare pubblica!
Leggo da qualche parte che la prima cosa che si chiede Ceroni è cosa abbia fatto Cesetti quando era assessore perché, a suo sguaiato dire, “aveva la delega al Trasporto Pubblico Locale (TPL)”!
Ceroni neanche sa di cosa parla visto che non ho mai esercitato la delega a TPL assegnata all’Assessore Angelo Sciapichetti. Invece, ho convinto a suo tempo il mio Collega Sciapichetti, che ancora ringrazio, a far assegnare alla Steat oltre 100.000 (centomila) Km aggiuntivi e questo pur nelle difficoltà del TPL nelle Marche per decisioni sovraregionali che pure Ceroni, in questo caso correttamente, sottolinea. Colgo l’occasione per ricordare a Ceroni – al quale riconosco buone capacità politiche ed amministrative – che il Presidente della Steat Spa deve guardare avanti e progettare il futuro della Società e del servizio che la stessa deve garantire in particolare nella nostra Provincia, specialmente in un momento in cui il trasporto pubblico locale, da una parte, sconta le enormi difficoltà della crisi energetica e, dall’altra, deve garantire un servizio sempre più richiesto dai cittadini proprio per le altrettanto enormi difficoltà che gli stessi incontrano nell’utilizzare i propri mezzi di trasporto per le incombenze quotidiane di ciascuno.
Ceroni non deve mettere le mani avanti e con lo sguardo sempre rivolto alle passate gestioni, tra l’altro, dallo stesso sempre avallate con il voto favorevole sui vari bilanci in quanto Sindaco del Comune di Rapagnano socio della Steat. E questo nel maldestro tentativo di addebitare responsabilità inesistenti alle
invece virtuose gestioni della Steat di cui sono testimone almeno per gli anni in cui ho ricoperto l’incarico di Presidente della Provincia di Fermo che, corre l’obbligo ricordarlo, è socio di maggioranza con oltre l’80% del capitale sociale. Una Steat Spa che, come dovrebbe essere noto ai più, è stata per ben due volte premiata come esempio virtuoso nella gestione di bilancio dalle Facoltà di Economia delle Marche e nel 2021 dalla Luiss Guido Carli. Questo atteggiamento non fa bene a lui e non fa bene alla Steat che non può essere descritta dal suo Presidente come una Società piena di debiti, quando invece il passivo – di sicuro sostenibile e riassorbibile – è frutto di scelte inevitabili come quelle dell’acquisto del deposito area Santa Lucia e del rinnovo parco mezzi indispensabile per garantire l’efficacia, l’efficienza e la sicurezza del servizio.
Ed a proposito dell’ipotizzato trasferimento dalla sede di Santa Lucia e della conseguente messa in vendita della relativa area non può essere soltanto una questione tra Steat e Comune di Fermo, che a suo tempo inspiegabilmente ed incautamente non esercitò il diritto di prelazione sulla vendita disposta dal
Demanio e così costringendo Steat ad esercitare la prelazione nei confronti del privato ad un prezzo notevolmente superiore. Infatti l’ultima parola su tale questione la deve avere la Provincia di Fermo – inspiegabilmente silente – attraverso i suoi Organi (Presidente, Consiglio provinciale e Assemblea dei Sindaci), visto che è proprietaria della Società pubblica e dovrà, se del caso, approvare l’ipotizzata variante e con ciò evitando anche eventuali conflitti di interesse tra il ruolo dei rappresentati del Comune
di Fermo che nel contempo sono anche rappresentati della Provincia di Fermo. Questo anche perchè l’area Santa Lucia, strategicamente sita nel cuore della Città capoluogo di Provincia ed in prossimità dei suoi più importanti edifici scolastici, dovrà restare pubblica e/o a destinazione pubblica per essere messa
al riparo da intenti speculativi incompatibili con gli interessi della Provincia di Fermo tutta e della sua Città capoluogo. Su questo vigileremo attentamente, come già stiamo facendo!”