Per i Testimoni di Geova in tutto il mondo il giorno più importante dell’anno sarà sabato prossimo 12 aprile.
In quella data, che corrisponde al 14 nisan del calendario ebraico, Gesù oltre 2 mila anni fa istituì la celebrazione della Cena del Signore qualche ora prima di morire. Pertanto, i Testimoni di Geova si riuniscono ogni anno il 14 nisan per ricordare la morte di Gesù Cristo. Lo fanno in ubbidienza alle sue parole riportate in Luca 22:19: “Continuate a far questo in mio ricordo”.
“Nel mondo ci sono oltre 9 milioni di testimoni di Geova. Tuttavia, lo scorso anno, alla Commemorazione hanno assistito oltre 21 milioni di persone”, ha affermato Roberto Guidotti, portavoce dei Testimoni di Geova. “Ci auguriamo che tutti i nostri vicini vorranno unirsi a noi per ricordare la morte di Gesù Cristo e per riflettere sul suo profondo significato”.
In occasione della celebrazione annuale della Cena del Signore sarà pronunciato un discorso che metterà in risalto l’importanza della morte di Gesù e i benefìci che l’intera umanità trae dal suo sacrificio. L’evento, della durata di un’ora, è gratuito e aperto al pubblico. Per avere maggiori informazioni sul modo in cui i Testimoni di Geova osservano la Cena del Signore e sui luoghi in regione, sul’invito all’evento è disponibile online su www.jw.org, il sito ufficiale dei Testimoni di Geova.
I Testimoni di Geova del Fermano hanno dato il via a una campagna della durata di un mese per invitare i loro vicini alla Commemorazione che avrà luogo la sera del 12 aprile a cui si prevede parteciperanno più di 2 mila persone che si ritroveranno in preghiera nelle cinque Sale del Regno di Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Campiglione, Monte Urano e Montegiorgio.
“Lo scopo della nostra campagna è quello di estendere l’invito per questo evento speciale a quante più persone possibile”, ha detto Roberto Guidotti portavoce dei Testimoni di Geova. “L’evento è aperto a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della verità biblica e mostrare apprezzamento per il sacrificio di Gesù Cristo”.
