Dal Consigliere comunale Nicola Lucci, Fermo Forte (maggioranza) riceviamo e pubblichiamo:
“Il Girfalco per la cittá di Fermo
Se dovessimo chiedere alle cittadine e ai cittadini Fermani quante volte siano entrati all’interno di Villa Vinci, un bene del patrimonio storico della nostra cittá ma di proprietà privata, molti diranno di non esserci mai entrati. Questo deve portarci a ragionare sul fatto che la stessa cosa possa ripetersi per la Casina delle Rose, con la vendita a privati. Il Girfalco da sempre ha rivestito un forte valore simbolico, religioso ed identitario per la città, come dimostrato dalla costante presenza di edifici sacri che, come nel caso dell’Acropoli di Atene, si collocano nel luogo geografico piú rilevante di tutto il territorio.
Il processo di vendita della Casina delle Rose
Pur avendo votato favorevolmente ai vari passaggi in consiglio, credo che le condizioni esterne debbano indurci a una ulteriore riflessione. Di fatto, sul territorio nazionale e locale, come vediamo a Porto San Giorgio, molti hotel si stanno convertendo in edifici residenziali o semiresidenziali attraverso ordinanze municipali, favorite tra l’altro dalla norma sui Condotel. Considero, inoltre, che la nuova norma nazionale per regolare gli affitti brevi, non basterà ad arginare l’emorragia di clienti di hotel in favore di una sorta di albergo diffuso nel centro storico, fenomeno positivo per la nostra città ma che potrebbe mettere a rischio l’investimento privato sulla Casina delle Rose, potendo determinare una ulteriore futura chiusura.
Questo genera un problema importante perché è molto probabile che tra qualche anno anche la Casina delle Rose possa trasformarsi in un edificio con più proprietari, complicando qualsiasi coordinazione con il Comune.
Le possibili soluzioni
Ad ora, l’amministrazione, sarebbe ancora in tempo per presentare un progetto di ristrutturazione e partecipare ad un bando del PNRR per la “Valorizzazione del patrimonio turistico Italiano”, con scadenza il 31 agosto 2022, occasione da non lasciar scappare e da tentare; oppure perché non percorrere la strada della seconda programmazione dell’ITI URBANI (interventi territoriali integrati)?
Pertanto richiedo la possibilità di sospendere il bando per permettere un processo partecipativo più ampio tra la popolazione e l’Amministrazione comunale sul futuro di un bene così importante come la Casina delle Rose e tentare ogni strada possibile per reperire fondi.
Una eventuale vendita dell’immobile lascerebbe il Comune senza più nessuna proprietà immobiliare sul Girfalco. In passato – allo scopo di aumentare la possibilità del cittadino di poter disporre di quel bene esclusivo – il comune di Fermo acquistò anche la parte realizzata dal concessionario, proprio per andare nella direzione di un maggiore beneficio collettivo.
Altro aspetto importante é la revisione della variante del piano particolareggiato che ad oggi permette all’acquirente di realizzare nei Giardini del Duomo una rampa per nuovi parcheggi, i quali, tra l’altro, genererebbero più traffico tra la piazza e il Girfalco, soprattutto in occasione di eventi, oltre ad impattare sul Parco stesso. Considero dunque importante valutare nuovamente, in primis, la possibilità che il Comune possa trovare finanziamenti per il restauro o in alternativa ragionare per un bando di vendita dove si prendano in considerazione anche le novità fiscali legate ai crediti d’imposta e magari prevedere di concordare con l’eventuale privato vincitore, di lasciare a uso pubblico, alcune aree più esclusive come la terrazza o l’area ex cinema all’aperto, in alcuni periodi dell’anno condivisi con l’amministrazione comunale. Prevedere, infine, una rivalutazione immobiliare, legata all’inflazione in atto, come più volte segnalato dal gruppo consiliare di cui faccio parte”.