Le gravi carenze di primari e personale sanitario nell’ospedale di Fermo torneranno in discussione al consiglio regionale di martedì prossimo grazie a un’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere del Partito Democratico Fabrizio Cesetti.
“La sanità fermana – afferma Cesetti – continua a perdere pezzi. Le dimissioni rassegnate dalla dottoressa Luisanna Cola, direttrice dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Fermo, vanno a peggiorare un quadro generale già molto precario. E sarebbe molto grave se, come si vocifera all’interno del nosocomio, questa decisione fosse stata assunta a causa di insanabili tensioni con la dirigenza dell’Ast. D’altra parte, che esistano seri problemi tra la stessa Ast e il dipartimento dell’Emergenza-Urgenza, non è notizia solo di oggi. Si ricorderà, infatti, che già due anni fa anche il primario del Pronto soccorso aveva lasciato il servizio presso l’ospedale di Fermo e, a oggi, il suo ruolo è ancora ricoperto dal direttore “facente funzioni”, peraltro prossimo al pensionamento. L’Emergenza-Urgenza è un settore estremamente delicato, dove spesso a essere in ballo sono le vite dei cittadini. E lo è soprattutto nella nostra provincia, l’unica nelle Marche ad avere un solo Pronto soccorso. È impensabile che i rapporti con il personale siano gestiti in modo così approssimativo, come è inaccettabile il continuo rinvio di misure per la copertura immediata dei posti vacanti dei medici. Proprio su quest’ultimo punto, ho presentato un’interrogazione alla giunta regionale per sollecitarla a intervenire nei confronti del direttore generale della Ast affinché siano adottati in via prioritaria i necessari provvedimenti e le conseguenti misure organizzative volte a restituire piena funzionalità all’Emergenza-Urgenza di Fermo, ma anche per interrompere la drammatica fuga a catena di medici”.
“Al di là delle continue e roboanti dichiarazioni della giunta regionale – continua Cesetti – la sanità fermana ha subìto in questi anni un vero e proprio tracollo. La mancanza di primari in settori chiave e le gravi carenze di personale, che ne sono due dei più evidenti aspetti, minano la credibilità e la stabilità della struttura sanitaria, arrecando grave danno non solo ai cittadini ma anche all’immagine della stessa Ast. La giunta regionale deve smetterla di approfittarsi del senso di responsabilità e dell’abnegazione del poco personale in servizio: basta con le promesse da passerella istituzionale, servono risposte concrete e immediate”.