Prosegue il percorso avviato dalle CNA di Ascoli Piceno e Fermo a sostegno delle attività imprenditoriali delle aree interne. Dopo il primo appuntamento dello scorso luglio a Comunanza, nel pomeriggio di venerdì scorso decine di imprenditori hanno preso parte alla seconda tappa in programma nella sala ex Pretura di Amandola, che per l’occasione ha ospitato un focus dedicato ai bandi e alle opportunità a disposizione di chi fa impresa nei borghi dell’entroterra.
Grazie al contributo di rappresentanti istituzionali ed esperti in materia di accesso al credito, l’incontro promosso dalle due CNA territoriali in collaborazione con Camera di Commercio delle Marche, il confidi Uni.Co. e Banca del Piceno ha contribuito a far luce sull’ampio ventaglio di risorse stanziate per riqualificare un tessuto imprenditoriale che, oltre alle difficoltà emerse in questi ultimi mesi, fa i conti da troppo tempo con un forte rischio legato alla desertificazione dei servizi e allo spopolamento.
Come illustrato dal direttore di Uni.Co. per la filiale di Ascoli Massimo Capriotti, i bandi attivi in ambito regionale sono pensati per rispondere alle esigenze di imprese di diverse dimensioni, con importanti finanziamenti volti a favorire lo sviluppo di startup e imprese attive in tutti i settori, dall’artigianato al commercio e al turismo, con una particolare attenzione riservata all’innovazione, al credito, alla digitalizzazione dei servizi e alle nuove generazioni.
Di fronte a una platea attenta, dopo i saluti dei sindaci di Amandola Marinangeli e di Comunanza Sacconi, il presidente della Camera di Commercio Marche Sabatini e l’assessore regionale alle Attività produttive Antonini hanno fatto il punto sulle opportunità attualmente a disposizione di chi fa impresa e su quelle in uscita nelle prossime settimane, confermando la volontà di investire per rilanciare i comuni marchigiani che, più di altri, pagano le conseguenze del calo demografico. Una volontà confermata anche dal commissario per la ricostruzione Guido Castelli, che nel suo intervento conclusivo ha ribadito la vicinanza delle istituzioni alle piccole realtà artigiane attive nel cratere sismico.
In questo senso, in una scelta apparentemente in controtendenza confermata dalle filiali attive su tutto il territorio, anche il direttore generale di Banca del Piceno Gabriele Illuminati ha confermato la presenza dell’istituto al fianco delle aziende locali per un concreto supporto nell’accesso al credito. Come ricordato dai presidenti delle CNA Ascoli e Fermo, Arianna Trillini ed Emiliano Tomassini, l’innovazione dovrà rappresentare il cardine di una programmazione in grado di superare ogni confine territoriale, restituendo alle nostre aree interne il loro antico splendore anche in chiave imprenditoriale.
«I bandi attualmente a disposizione portano con sé una serie di importanti opportunità, anche al di là dei singoli finanziamenti concessi alle imprese – commenta la presidente Trillini – In questo modo le istituzioni incentivano l’imprenditore a ragionare in base a una programmazione attenta, che rifletta gli effetti di un determinato programma sulla propria attività. Come associazione ribadiamo la necessità di snellire le pratiche di rendicontazione per rendere i bandi ancora più fruibili, invitando le imprese, le istituzioni, il confidi e gli istituti di credito a continuare ad agire in maniera sempre più coesa per il bene di questi territori».
«Questa nutrita partecipazione non era scontata – commenta il presidente di CNA Fermo Emiliano Tomassini – Vuol dire che la CNA sul territorio è riconosciuta, autorevole e sta svolgendo un lavoro utile e concreto. Presentiamo le opportunità attive per le imprese, frutto del lavoro di squadra fatto da tutti gli enti qui presenti, per la crescita di nuove imprese e per l’apertura di nuovi mercati e possibilità di sviluppo. CNA è partner delle imprese, è impegnata quotidianamente per creare le condizioni per la nascita e la loro crescita e nel loro supporto. Di fronte a questo lavoro, istituzionale e associativo, da imprenditore dico agli imprenditori e alle imprenditrici di farsi sentire, di segnalare esigenze e criticità, di rispondere presente agli stimoli che vengono dati perché è fondamentale per indirizzare al meglio l’operato della CNA».