Debutta stasera 21 giugno all’Anfiteatro romano di Ancona la nuova rassegna di Popsophia. Antico e contemporaneo insieme per celebrare il solstizio d’estate fra mare e sole. C’è attesa attorno al debutto del primo spettacolo che apre la rassegna estiva degli appuntamenti pensati dal comune per la riapertura dell’antico bene archeologico dorico che riapre dopo anni di chiusura. E l’attesa è doppia sia per poter tornare a passeggiare fra le antiche pietre di epoca romana, sia per la nuova rassegna targata Popsophia, pensata appositamente per questo luogo che unisce la classicità della sua genesi alla contemporaneità dei linguaggi. Biglietti esauriti già da giorni a pochi minuti dall’apertura delle prenotazioni. Predisposto anche un servizio navetta che dalle 19.50 condurrà gli spettatori dal parcheggio degli Archi a piazza del Senato, in prossimità di via Birarelli, accesso all’Anfiteatro, con un’ulteriore fermata in piazza Santa Maria. Le corse saranno a rotazione dalle 19.50 alle 21.10. E stesso tragitto sarà effettuato per il ritorno con 4 corse dalle 23.15 a 00.30.
Ankoneide debutta con un philoshow che si pone in continuità, attraverso il suo contrasto, col tema del festival che si è svolto a marzo. Dallo “Spettacolo del male” alla filosofia della luce, il ritorno dalle tenebre alla luce raccontato, come ormai è format dell’iniziativa attraverso i linguaggi della musica, del cinema e delle serie tv. Sarà uno spettacolo, al tramonto, a picco sul mare, di grande suggestione, guidato dalla direttrice artistica Lucrezia Ercoli affiancata dal filosofo Simone Regazzoni.
Dai riti pagani al simbolismo religioso e mistico legato ai riti che si sviluppano in tutte le civiltà attorno alla data in cui la luce vince sulle tenebre, Lucrezia Ercoli intreccerà la narrazione letteraria con quella musicale grazie agli interventi dal vivo della band Factory che eseguirà brani della tradizione musicale italiana e internazionale che trattano il tema della luce, del sole, dell’estate, con le sue aspettative e speranze di felicità: da “Odio l’estate”, a “Here comes the sun”, da “Di sole e d’azzurro” a “Onda su onda”.
Ad offrire un inedito punto di vista Simone Regazzoni, pensatore, scrittore e filosofo che nel suo libro “Oceano, filosofia del pianeta” ha ripensato filosoficamente ad “Okeanós” come movimento, fluire, un paradigma opposto a quello della Terra per scrivere una nuova cosmologia.