8 appuntamenti dal 2 al 12 settembre nei quartieri della città. Prende il via la rassegna di spettacoli itineranti Mengone & Friends, promossa dall’Amministrazione Comunale di Fermo, con la direzione artistica di Marco Renzi, nell’ambito delle iniziative annuali e collaterali legate al Carnevale: com’è noto, infatti, il progetto è sostenuto dal MIC-Ministero della Cultura e fa parte di quelle azioni che hanno portato al riconoscimento di “Carnevale Storico” attribuito alla città già dal 2017.
La rassegna si aprirà giovedì 2 settembre nel popoloso quartiere di Santa Caterina, dove, nella piazzetta della “Sagra della Bruschetta”, in Via Pompeiana, con inizio alle ore 21,15, sarà possibile incontrare il primo dei tanti amici di Mengone Torcicolli con lo spettacolo “Pulcinella Cetrulo da Napoli”.
In scena la compagnia “Teatro Bertolt Brecht” di Formia con il suo “Pulcinella Amore Mio”, un lavoro con attori, trampoli, musiche dal vivo e maschere, una festa per il pubblico che spesso verrà chiamato ad interagire.
Si ricorda che l’accesso è libero e sarà consentito solo con green pass o tampone in corso di validità, sono esenti tutti i bambini fino a 12 anni.
I posti sono limitati e si potrà entrare fino ad esaurimento degli stessi. Per ogni informazione è disponibile il numero 335 5268147.
La maschera di Mengone Torcicolli ha avuto una ricca vita teatrale che è durata per oltre mezzo secolo, dal 1816 al 1859, di questo passato ci restano ben dieci copioni manoscritti. Questo progetto vuole far incontrare la tradizione del fermano con quelle più blasonate d’Italia. Mengone ospiterà i suoi amici “teste di legno”, in una festa che abbraccerà non solo il pubblico dei grandi e dei piccoli ma diversi quartieri della Città stessa. Saranno otto appuntamenti che permetteranno di incontrare Pulcinella, Arlecchino, Meneghino, Fagiolino, Sganapino e tanti altri di quella grande famiglia che sono marionette, burattini e commedia dell’arte italiana. Sarà un viaggio all’insegna del divertimento, dove si avrà modo di conoscere vizi e virtù di queste maschere, di rispecchiarci nei loro caratteri con la consapevolezza che dietro le risate e le “mazzate” in testa si nasconde l’anima di un popolo, prova ne è il fatto che il loro fascino non scema neppure nell’era del computer e della tecnologia, sono secoli che ci tengono compagnia e siamo certi che saranno con noi per molto altro tempo ancora.