Un serpentone rombante rosso fuoco che si snoda tra le dolci colline marchigiane portando in trionfo uno dei simboli della bellezza Made in Italy. E’ stata una giornata praticamente perfetta quella dedicata all’evento Alfa Romeo “Adrenalina pura”, organizzato dalla Scuderia Marche di Macerata, La Manovella del Fermano e le Antiche Ruote di Montereale.
Tre club automobilistici che, grazie alla loro passione comune, sono riusciti a portare ben 101 equipaggi, per un totale di oltre 180 persone, attraverso alcuni borghi della marca fermana e maceratese. Un gruppo compatto e ottimamente organizzato di automobili selezionate, scelte soprattutto per il loro valore collezionistico e storico, difficili da incontrare anche nei migliori raduni Alfa sparsi per la penisola. Tra loro anche varie Giuliette e Alfette Gt, che celebravano rispettivamente i 70 e 50 anni dalla messa in commercio. Tra i pezzi più introvabili invece un’Alfa Romeo SS Giulia 1600, la 1900 SS touring, la 200 Spider touring, ben tre 4C, la Nuova Giulia Gta da 4000cc. e una rarissima Gt Cabriolet con la guida a destra. Complice anche il tempo davvero splendido e primaverile le Alfa Romeo storiche sono riuscite a conquistare non solo curiosi e appassionati ma anche le amministrazioni comunali delle cittadine coinvolte, alcune come Falerone fortemente colpite dal sisma del 2016 e con molti edifici ancora inagibili.
«Sono questi gli eventi che danno forza e respiro ai nostri Comuni – ha detto il sindaco di Falerone Armando Altini – vedere così tante persone visitare i nostri borghi ci dona veramente molta gioia. Coincidenza vuole che ho imparato a guidare proprio con un’Alfa quindi, oltre a darvi il benvenuto, condivido anche la vostra passione per questo gioiello del Made in Italy».
Se uno degli obiettivi del raduno è dare lustro al territorio anche da un punto di vista turistico, valorizzando i paesaggi e le eccellenze locali, lo scopo è stato sicuramente raggiunto con moltissimi partecipanti impressionati nello scoprire una natura tanto bella e abbondante unita a dei borghi accoglienti legati da storie comuni. Come nel caso di Montegranaro e Servigliano, quest’ultimo iscritto tra i comuni più belli d’Italia, che condividono una storia architettonica e un’amicizia dimostrata dal reciproco scambio di doni da parte dei loro primi cittadini Endrio Ubaldi e Marco Rotoni.
Le vetture, in sosta lungo largo Conti a Montegranaro, dopo aver fatto bello sfoggio sul passeggio cittadino sono partite alla volta di Monte San Giusto per poi attraversare i territori di Corridonia, Mogliano, Massa Fermana e Montappone. In seguito, con manovre decisamente ardue e al limite del possibile, i parcheggiatori sono riusciti a far accomodare le “vecchie signore” in piazza a Falerone per poi scendere in quella di Servigliano dopo un piccolo rinfresco. A Servigliano si sono adagiate come in uno splendido salotto, facendo brillare la piazza grazie alle loro cromature scintillanti.
«Siamo molto felici di aver ottenuto questo risultato e aver raggiunto praticamente i livelli di iscritti che avevamo prima del Covid – spiegano i presidenti dei tre club – la sinergia è fondamentale perché permette di gestire al meglio tutte le criticità, come ci dimostra anche l’Asi che segue sempre con attenzione questo appuntamento. Inoltre, un vanto del nostro raduno, è quello di aver raccolto i pezzi più importanti dell’automobilismo italiano portando delle Alfa mantenute in condizioni pressoché perfette, vetture non vecchie ma antiche, rare e apprezzate da collezionisti di tutto il mondo».