Al termine della partita persa con Teramo che ha decretato la retrocessione in serie C Gold da parte della Sutor Montegranaro, coach Marco Ciarpella, in sala stampa si è presentato insieme a tutto lo staff tecnico della società. Ha ringraziato tutti i suoi collaboratori dal primo all’ultimo poi ha iniziato a fare l’analisi della sconfitta.
Coach, come ha visto questa quarta sfida con Teramo che ha emesso il verdetto della retrocessione in C Gold della Sutor Montegranaro?
“In avvio la squadra ha fatto bene, abbiamo cambiato alcune cose rispetto a gara tre cercando di togliere a loro quello che era il punto di forza, il tiro facile da tre punti con Teramo che dall’arco dei 6,75 ha chiuso con 4/23. Anche sui loro giochi a due la Sutor ha cercato di difendere al meglio aprendo però un po’ troppo l’area e Teramo in questi casi ha trovato nuovi protagonisti. Noi siamo partiti bene, ma in attacco le cose sono state fatte con troppa fretta, tanta voglia di fare con scarsa lucidità e ancora una volta commentiamo una partita dove non siamo stati in grado di realizzare almeno 60 punti. Dopo aver vinto gara 1 a Teramo, speravo di poter raggiungere la salvezza sul campo”.
“In avvio la squadra ha fatto bene, abbiamo cambiato alcune cose rispetto a gara tre cercando di togliere a loro quello che era il punto di forza, il tiro facile da tre punti con Teramo che dall’arco dei 6,75 ha chiuso con 4/23. Anche sui loro giochi a due la Sutor ha cercato di difendere al meglio aprendo però un po’ troppo l’area e Teramo in questi casi ha trovato nuovi protagonisti. Noi siamo partiti bene, ma in attacco le cose sono state fatte con troppa fretta, tanta voglia di fare con scarsa lucidità e ancora una volta commentiamo una partita dove non siamo stati in grado di realizzare almeno 60 punti. Dopo aver vinto gara 1 a Teramo, speravo di poter raggiungere la salvezza sul campo”.
Come giudica il lavoro svolto da lei insieme allo staff tecnico?
“Credo che alla fine sia stato svolto un ottimo lavoro, però siamo retrocessi. Io sono il primo ad assumermi le responsabilità per quanto avvenuto. Mi spiace perché abbiamo lavorato con un gruppo di ragazzi super, alcuni dei quali in queste ultime partite hanno risposto presente nonostante avessero degli infortuni. Si sono allenati sempre alla grande, ringrazio anche il gruppo degli under 16 che ci ha dato una mano non indifferente. C’è tanto rammarico anche perché abbiamo preso il Covid-19 in massa quando stavano per iniziare i playout e questo mi da fastidio perché avremmo potuto giocarli in maniera diversa. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i giocatori, lo staff tecnico, la società, lo staff medico e fisioterapico e tutte le persone che hanno aiutato la squadra in questo anno lungo e pieno di imprevisti. E’ stato costruito un gruppo solido che anche nelle difficoltà non ci ha mai fatto mancare la propria vicinanza. Mi dispiace per i tifosi che per un anno non ci hanno potuto sostenere causa la pandemia e farli tornare nelle ultime due partite dove siamo retrocessi, non è stato bello per il sottoscritto”.
“Credo che alla fine sia stato svolto un ottimo lavoro, però siamo retrocessi. Io sono il primo ad assumermi le responsabilità per quanto avvenuto. Mi spiace perché abbiamo lavorato con un gruppo di ragazzi super, alcuni dei quali in queste ultime partite hanno risposto presente nonostante avessero degli infortuni. Si sono allenati sempre alla grande, ringrazio anche il gruppo degli under 16 che ci ha dato una mano non indifferente. C’è tanto rammarico anche perché abbiamo preso il Covid-19 in massa quando stavano per iniziare i playout e questo mi da fastidio perché avremmo potuto giocarli in maniera diversa. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i giocatori, lo staff tecnico, la società, lo staff medico e fisioterapico e tutte le persone che hanno aiutato la squadra in questo anno lungo e pieno di imprevisti. E’ stato costruito un gruppo solido che anche nelle difficoltà non ci ha mai fatto mancare la propria vicinanza. Mi dispiace per i tifosi che per un anno non ci hanno potuto sostenere causa la pandemia e farli tornare nelle ultime due partite dove siamo retrocessi, non è stato bello per il sottoscritto”.
Da come ha parlato il suo sembra essere un messaggio d’addio, o sbaglio?
“In questo momento mi passano davanti agli occhi i sette anni che ho allenato la Sutor perché quella appena terminata è stata una stagione molto travagliata. Adesso è il momento di staccare la spina. Ho preso questa barca nel suo momento più basso e non sono riuscito a portarla in un porto sicuro. Ho tanta voglia di rivalsa, sono ancora sotto contratto con la Sutor per un altro anno, tra poco incontrerò la società e insieme valuteremo il da farsi. Sono di Montegranaro e la maglia della Sutor è la mia seconda pelle. Non è questo il momento di ragionare sul mio futuro, però è pur vero che insieme alla società dovremo valutare la situazione che verrà a porsi”.
Chiudiamo analizzando due momenti importanti della gara, il pianto di Gallizzi nel finale e il sostegno che vi hanno dato i tifosi al termine della partita. Come li giudica?
“I ragazzi al termine della partita erano distrutti e si sono sfogati, ognuno, in maniera diversa. Noi fortunatamente siamo del posto e abbiamo potuto vivere in nostri affetti giornalmente loro, no, perché lontani da casa per tanto tempo. Tanti hanno fatto un investimento su di loro, tanti sono stati i loro sacrifici e a Montegranaro hanno trovato la loro famiglia. I tifosi li ringrazio di tutto cuore e spero che ci stiano sempre vicino per regalargli soddisfazioni e non come è accaduto adesso, una delusione”.
“I ragazzi al termine della partita erano distrutti e si sono sfogati, ognuno, in maniera diversa. Noi fortunatamente siamo del posto e abbiamo potuto vivere in nostri affetti giornalmente loro, no, perché lontani da casa per tanto tempo. Tanti hanno fatto un investimento su di loro, tanti sono stati i loro sacrifici e a Montegranaro hanno trovato la loro famiglia. I tifosi li ringrazio di tutto cuore e spero che ci stiano sempre vicino per regalargli soddisfazioni e non come è accaduto adesso, una delusione”.