Una battuta d’arresto pesante in chiave salvezza diretta quella subita in casa dalla Sutor Basket Montegranaro. Contro la Pontoni Falconstar Monfalcone, la squadra gialloblù non è riuscita ad incidere nel match come sperava, gli ospiti sono stati bravi in tutte e due le fasi, chiudendo ermeticamente l’area pitturata in difesa e colpendo chirurgicamente in attacco. In varie fasi della partita, la Sutor ha provato a scuotersi, è tornata anche sul meno sei ma, a quel punto Monfalcone è stata brava nelle letture e ha portato a casa i due punti.
Marco Ciarpella, che gara è stata secondo lei quella con Monfalcone?
“Alla fine ho fatto i complimenti a coach Praticò perché la Falconstar ha dimostrato come si doveva giocare questa partita. Quella andata in scena non è stata una gara bellissima da vedere però, loro hanno dimostrato nell’arco dei 40’ di avere sempre il controllo della gara proponendo una pallacanestro di grandissima aggressività e colpendo dove pensavamo che potessero farlo. Nel primo quarto abbiamo difeso male nei pick and roll e nelle situazioni di contenimento, ci siamo aggiustati un po’, tutto ciò non è bastato. Alla fine è innegabile che Monfalcone abbia meritato di vincere nonostante noi abbiamo tirato 28 tiri liberi contro i 6 tirati da loro. Credo che la loro vittoria valga molto perché hanno disputato una grande partita, bisogna riconoscere i loro meriti. Il nostro grosso demerito è stato che non ci abbiamo mai creduto senza avere un sussulto sperando che la partita venisse da noi, invece loro sono stati padroni del campo sui contatti, energia e tante altre cose”.
Secondo lei questa è stata una sconfitta pesante in chiave salvezza diretta?
“Penso proprio di sì. Io non entro quasi mai nello spogliatoio a fine partita, questa volta però l’ho fatto perché ho visto le facce dei miei giocatori spente. Abbiamo avuto la possibilità varie volte di poterla girare nel punteggio. Il tuffo effettuato da un giocatore di Monfalcone a 30” dalla fine per recuperare il pallone, è stato l’emblema della partita che loro hanno interpretato con grande tenacia ed agonismo. Abbiamo già dimostrato di poter vincere su campi difficili (Roseto e Fabriano) e rivolgendomi ai miei ragazzi ho detto a loro che vincendo con Monfalcone non eravamo salvi e perdendo non siamo ancora retrocessi. Dobbiamo quindi continuare a giocare con grande piglio e ritrovare un po’ di entusiasmo ed energia, siamo vivi e dobbiamo lottare”.
La mancanza di Tibs appare sempre più pesante. Quando lo si potrà rivedere in campo?
“Tibs accusa ancora un problema al braccio è sta continuando a fare degli accertamenti. Al momento il suo eventuale rientro mi sembra lontano, la sua assenza si fa sentire perché era un giocatore in piena fiducia prima dell’infortunio. Ci stava dando una grande mano a rimbalzo, sulle cose di grande quantità, di energia e sui palloni sporchi. Nel roster ci sono altri 11/12 giocatori che devono fare il loro meglio, penso che gli altri hanno dimostrato che Tibs possa essere sostituito anche se non tutti hanno le sue stesse caratteristiche”.
Adesso è meglio di pensare ad una partita alla volta?
“Questo è un campionato con una classifica molto corta e fare dei conteggi oggi sarebbe sbagliato. Credo che ci serva un colpaccio in trasferta e solo alla fine tireremo le somme però, dobbiamo avere un altro linguaggio del corpo e tanta fame, cose queste che ci hanno contraddistinto per mesi. Con Monfalcone non le ho viste, ora dovremo tornare ad essere sufficientemente affamati”.