“Stiamo attentamente monitorando la situazione creata dal focolaio Covid all’Ospedale Murri di Fermo intervenendo velocemente anche coinvolgendo le strutture delle aree vaste limitrofe”: così l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini che questa mattina ha presieduto un incontro operativo a Fermo con Nadia Storti, direttore generale dell’Asur Marche, il direttore dell’Area vasta 4, Licio Livini , il Direttore Medico della Direzione Ospedaliera Luca Polci, il dottor Fabrizio Santillo e il dottor Renato Rocchi.
Sono attualmente 71 gli operatori sanitari risultati positivi ai test di cui 9 medici e 40 infermieri oltre a operatori oss e tecnici di radiologia della struttura ospedaliera, tra asintomatici e sintomatici tutti in isolamento: “si è deciso di trasferire 20 pazienti attualmente in attesa di ricovero presso il pronto soccorso di Fermo negli ospedali delle altre aree vaste.
Mentre si sta provvedendo rapidamente alla sanificazione, viene comunque garantita la funzionalità del dipartimento materno infantile, l’area oncologica, il dipartimento di salute mentale, la gastroenterologia, la nefrologia e dialisi, i servizi radiologici e di laboratorio oltre a tutte le attività territoriali e di prevenzione” assicura l’assessore. A risultare ridotti, sono i servizi di chirurgia, urologia, ortopedia e otorino, “salvo naturalmente le urgenze emergenze e interventi in codice A che vengono regolarmente garantiti” aggiunge Saltamartini. “Ancora nessuna risposta alla nostra richiesta alla sanità militare di medici infettivologi, anestesisti e internisti. Proseguiamo costantemente nella ricerca di ulteriore personale sanitario per rinforzare l’ospedale Murri che è l’unico presidio della Provincia di Fermo”.